Tra amicizia e amore

Tra amicizia e amore
4° Capitolo

Quel giorno Peter decise di recarsi al bar, nonostante fosse il suo giorno libero. Voleva migliorare i propri drink, a volte era capitato che alcuni clienti si fossero lamentati col suo superiore. Anche se la maggior parte delle volte erano stati dei ragazzini, si divertivano a rovinare la vita degli altri per divertimento. Ormai molte persone decidevano di diventare genitori a un’età molto diversa rispetto al passato e ciò, molto spesso, poteva essere dannoso proprio per questi episodi

Peter prese tutto l’occorrente ed iniziò ad allenarsi. Gli era sempre piaciuto sperimentare nuovi drink e la maggior parte delle volte li assaggiava insieme ad Elena, entrambi c’erano sempre per l’altro, anche per le piccole cose. Anche di pomeriggio il bar non era vuoto. Quel locale era il più frequentato del quartiere e Peter era convinto che un giorno anche il suo lo sarebbe diventato. Lavorava in quel bar per racimolare gli ultimi soldi per iniziare la costruzione del suo. Anche se era cosciente che fosse un’ardua azione, non avrebbe mai mollato, era il suo più grande desiderio possedere un bar tutto suo.
Mentre continuava la sua esercitazione sentì la porta del bar chiudersi e vide avvicinarsi al bancone una ragazza

Quegli occhi azzurri come il cielo e profondi come il mare catturarono immediatamente l’attenzione di Peter. Non l’aveva mai vista nel bar, eppure egli si ricordava di tutti, soprattutto delle ragazze. Notò ogni suo piccolo particolare e pensò che quel piccolo neo che si trovava poco prima del labbro superiore, fosse davvero adorabile. Stava prendendo il piccolo menù del bar quando la ragazza arrossì lievemente allontanandosi, anche se di poco, dal bancone

Molto probabilmente aveva notato lo sguardo di Peter fisso sui suoi occhi e poi sul resto del suo volto, ma era impossibile non perdersi in quel meraviglioso azzurro. Quello sguardo avrebbe catturato chiunque. Peter era restato semplicemente affascinato, ma nulla di più. A differenza di Elena, il ragazzo restava sempre con i piedi per terra, non amava farsi film mentali o provarci immediatamente. Dopo alcuni secondi la ragazza si avvicinò di nuovo osservando Peter

Peter: “Desidera?” chiese Peter guardando la ragazza
??: “No veramente sarei qui per l’annuncio..” spiegò la ragazza leggermente in imbarazzo, sicuramente era una ragazza molto timida
Peter: “Annuncio?” ripeté Peter
??: “Mi sono trasferita da poco in città e ho cercato su internet qualche annuncio e ne ho trovato uno riguardante un posto da cameriera qui da voi..” spiegò la ragazza “Ho già fatto molta esperienza nel campo e in più ho portato il mio curriculum, come da richiesto” aggiunse per poi prendere una piccola cartellina dalla sua borsa
Lo sapevo! Non è di queste parti pensò Peter ponendo poca attenzione su ciò che aveva appena detto la ragazza. Peter aveva sempre avuto una buona fisionomia e gli piaceva scoprire se realmente quella persona fosse del quartiere oppure no, si divertiva veramente con poco
??: “Mi ha sentito?” chiese la ragazza fissando Peter
Peter: “Si, mi scusi” rispose immediatamente il ragazzo scuotendo leggermente il capo, doveva concentrarsi. Si era completamente dimenticato che il suo superiore aveva affidato a lui questo compito, si fidava ciecamente di Peter e quest’ultimo non lo avrebbe mai voluto deludere “Si accomodi” aggiunse il moro osservando ogni piccolo gesto della ragazza. Egli era solito osservare bene le persone per conoscerne ogni loro piccolo dettaglio e sicuramente l’atteggiamento era l’aspetto più importante per una possibile assunzione

Peter: “Il suo nome?”
??: “Mi chiamo Lucy” rispose la ragazza. Era nuovamente imbarazzata, ma aveva un sorriso, probabilmente forzato, sul suo volto
Peter a quel punto prese il curriculum e iniziò a studiarlo. Con la coda dell’occhio notò che la ragazza era molto nervosa, forse per paura di non essere assunta o..
Peter: “Sicura che tutti i dati di questo curriculum siano veri?” chiese Peter chiudendo la cartellina e appoggiandola nuovamente sul bancone
La ragazza si irrigidì e fissò dritto negli occhi il ragazzo
Lucy: “Assolutamente si, mi sta dando della bugiarda?” chiese la bionda alterandosi e non di poco
Peter: “Non ho detto questo, ma alcune cose non credo siano veritiere” spiegò Peter osservando nuovamente il curriculum
Lucy: “La prego..” disse in quel momento la ragazza

Lucy: “Mi dia almeno una possibilità.. E’ vero non ho alcuna esperienza, ma sono una ragazza molto volenterosa” ed ecco che cadde la sua maschera
Peter era sempre stato molto astuto in questo campo. Non aveva mai incolpato qualcuno, ma era sempre riuscito a far confessare tutto. Molto spesso Elena lo aveva rimproverato, secondo lei il barista non era il mestiere adatto al ragazzo e molto probabilmente aveva ragione, ma Peter non aveva mai cambiato realmente idea
Peter: “Come può vedere il bar non è alle prime armi, è molto frequentato e sicuramente il mio superiore non accetterà mai la sua assunzione” disse Peter cercando di essere più gentile che mai
Lucy: “Ho bisogno di questo lavoro..” disse la ragazza quasi in lacrime
Non avrai fatto la cameriera, ma sicuramente un corso di recitazione si pensò Peter notando l’atteggiamento della ragazza
Peter: “Non sono io a decidere” insistette il moro
Lucy: “Allora posso parlare col capo?” chiese allora Lucy nella speranza di ottenere il posto

Peter si stava leggermente alterando, odiava le persone che insistevano, anche se comprendeva in pieno la situazione della ragazza. Anche lui quando iniziò a lavorare, appena finito gli studi liceali, dovette anche supplicare alcuni dipendenti per far sì che ottenesse il lavoro. Pensando agli anni passati cercò di immedesimarsi nella ragazza e iniziò a tranquillizzarsi
Peter: “Potrei provare a farle avere un vero colloquio con lui, ma non le prometto niente” disse Peter alzando leggermente le mani, voleva davvero aiutarla, ma sarebbe stato difficile con quel curriculum “E in più le consiglio di falsificare meglio questo” aggiunse indicando la cartellina
Lucy a quel punto arrossì nuovamente e abbassò lo sguardo, era cosciente di ciò che aveva fatto, ma le serviva realmente quel lavoro
Peter: “Comunque la contatteremo”
Lucy: “Grazie” disse Lucy per poi sorridere sinceramente al moro
Peter: “Ora se mi vuole seguire..” disse Peter raggiungendo la ragazza

Appoggiò delicatamente una mano sulla schiena della ragazza per accompagnarla all’uscita
Peter: “A presto” disse Peter mantenendo la porta del bar per far sì che la ragazza lo sentisse
Lucy: “Grazie mille!” urlò la ragazza ormai lontana dal bar
A quel punto Peter lasciò chiudere la porta e tornò a lavoro. Non era sicuro che avrebbe riferito al suo superiore di questa eventuale assunzione, sicuramente se avesse scoperto che il curriculum era falso, sarebbe stato il ragazzo a pagarne le conseguenze.
Mentre Peter continuava ad esercitarsi tranquillamente, Elena era al PC per scrivere il suo articolo di giornale

La giornata per Elena stava andando veramente bene. All’ora di pranzo aveva finalmente ricevuto un messaggio da Luke e anche se lei non gli aveva scritto nulla sperava che si facesse sentire. Elena era molto veloce al computer, riusciva a scrivere dieci parole in pochissimi secondi e ciò le facilitava veramente tanto il lavoro. Non era solita trascrivere l’articolo su un foglio, preferiva farsi semplicemente una scaletta e scrivere direttamente sul PC. Era più facile per lei ed era sempre stato così, da quando era un’adolescente. Le era sempre piaciuto scrivere, ma mai avrebbe immaginato che sarebbe riuscita a diventare una giornalista. Aveva iniziato con piccoli racconti e adorava poterli leggere alla madre, la quale era sempre più entusiasta della crescita della figlia. Teresa, nel suo piccolo, aveva sempre cercato di incoraggiare la figlia, era consapevole che già ai suoi dieci anni, riusciva a scrivere dei bellissimi racconti. Molto spesso capitava che non era Teresa a leggerle la favola della buonanotte, bensì Elena e alla fine entrambe si addormentavano nelle braccia dell’altra.
I ricordi di Elena vennero bruscamente messi da parte a causa della suoneria del suo cellulare, rispose senza controllare il numero

Elena: “Pronto?” chiese Elena rileggendo l’articolo sul monitor, odiava interrompere il suo lavoro
??: “Lo sapevo.. Non ti ricordi di me” disse la persona dall’altra parte del telefono
In quel momento Elena riconobbe la voce e un sorriso luminoso comparve sul suo volto
Elena: “Luke?” disse Elena titubante, era quasi certa che fosse lui
Luke: “Sicura?” chiese il ragazzo, anche se era sicuro che Elena ormai lo avesse riconosciuto
Elena: “Assolutamente si!” esclamò Elena per poi ridere lievemente
Luke: “Disturbo?” chiese il biondo nella speranza di ricevere una risposta negativa
Elena osservò nuovamente il monitor a pochi centimetri da lei. Nonostante odiasse essere interrotta durante la stesura di un articolo, non avrebbe mai potuto confessare ciò
Elena: “Ma no!” rispose Elena allontanandosi leggermente dalla scrivania
Luke: “Ti volevo chiedere se ti piacerebbe andare al parco stasera” propose il ragazzo
In effetti era veramente una bella giornata e in serata erano previste buone temperature per uscire un po’
Elena: “Mmm..” mugugnò Elena. Non voleva accettare immediatamente, non voleva farsi vedere troppo interessata o per lo meno non subito
Luke: “Se sei impegnata tranquilla” disse allora Luke
Elena: “No no, non sono impegnata” rispose immediatamente Elena, non voleva che cambiasse idea “A che ora ci vediamo?” chiese la ragazza
Luke: “Va bene verso le nove?” propose il biondo
Elena: “Va benissimo” rispose tranquilla la ragazza “Allora a più tardi” aggiunse e dopo che anche Luke la salutasse, Elena appoggiò il cellulare sulla scrivania. Si rese conto che aveva poco tempo per prepararsi, ma ce l’avrebbe fatta

Elena si trovava proprio davanti allo specchio della sua camera da letto. Continuava ad aggiustarsi i capelli, voleva che fosse tutto perfetto. Avrebbero sicuramente fatto soltanto due chiacchiere al parco, ma voleva comunque essere carina. In fin dei conti Elena era così: voleva essere sempre perfetta quando usciva e soprattutto quando doveva incontrare qualche ragazzo. Osservò ogni minimo dettaglio, forse era troppo per una passeggiata? Elena si rese conto, dopo ben dieci minuti, che quell’outfit andasse bene per quella serata. Aveva semplicemente una giacca con dei jeans e converse ai piedi. Era semplice, ma allo stesso tempo carino per un’uscita.
Elena uscì dalla sua camera e si recò al piano di sotto dove notò che Peter era seduto sul divano a leggere un libro, non si era resa conto che fosse tornato a casa. Decise di raggiungerlo, aveva ancora un po’ di tempo prima di incontrarsi con Luke

Peter si girò immediatamente e notò l’abbigliamento della sua amica
Peter: “Esci?”
Elena: “Si, Luke mi ha invitato a fare una passeggiata al parco” spiegò Elena guardando l’amico. Voleva davvero ricevere un consiglio da lui “Secondo te è troppo?” chiese indicando l’abbigliamento
Peter distolse lo sguardo dagli occhi dell’amica per concentrarsi ad osservare l’outfit. Si concentrò nuovamente sul volto di Elena e scosse la testa
Peter: “Secondo me è perfetto” disse per poi sorridere “Dovrei parlarti di una piccola cosa..” aggiunse il moro osservando la sua amica

Elena a quel punto controllò un attimo l’orario, mancavano soltanto dieci minuti
Elena: “Peter scusami, ma è veramente tardi!” esclamò Elena “Possiamo parlarne domani mattina?” chiese allora la mora nella speranza che l’amico non se la prendesse troppo. In tutti gli anni della loro amicizia, Elena aveva sempre cercato di non ferire i suoi sentimenti e fortunatamente mai accadde
Peter: “D’accordo..” sussurrò il moro per poi fare un sospiro lieve
Elena: “Ok, dimmi tutto” disse allora Elena. Conosceva troppo in fondo Peter ed era cosciente che in quel momento aveva realmente bisogno di lei
Peter: “Lascia stare, ci vediamo direttamente domani..” disse Peter per poi alzarsi dal divano “Divertiti e stai attenta” aggiunse per poi scomparire dalla vista di Elena.
La ragazza cercò di fermare l’amico, ma sfortunatamente non ci riuscì. Diede un’altra occhiata veloce all'orologio e si rese conto che doveva proprio andare, avrebbe parlato con Peter il giorno seguente. Avrebbe risolto tutto o almeno lo sperava

Tra amicizia e amore
5° Capitolo

Elena prese un taxi per arrivare al piccolo parco del quartiere, non era molto distante, ma non era sicuro per una ragazza camminare tutta sola a quell’ora. Scese dal taxi dopo aver pagato e cercò immediatamente con lo sguardo Luke e, quando lo trovò, si avvicinò a lui con un sorriso raggiante sul volto. Era molto nervosa, era da tempo che non aveva un appuntamento con un ragazzo, ma poi iniziò a pensare: era un vero e proprio appuntamento? Forse Luke aveva semplicemente altri piani, forse Elena non aveva suscitato in lui tutte le emozioni che la mora aveva provato quella sera, ma se non fosse stato così, perché l’aveva invitata ad uscire? Elena era ormai vicino a Luke e questo dovette mettere da parte, almeno per il momento, tutte le domande che circolavano nella testa di Elena

Luke: “Sei riuscita a venire” disse il biondino osservando la ragazza poco distante da lui. Notò immediatamente che era veramente molto carina, d’altronde lo era sempre
Elena: “Ciao anche a te” disse Elena per poi fare una piccola risata “C’era un po’ di traffico” aggiunse la mora per poi osservare il parco. In quell’istante si rese conto che non ci era mai stata. Era un parco molto grazioso e si notava immediatamente che il quartiere cercava in tutti i modi di tenerlo in buono stadio
Luke: “Sei mai stata qui?” chiese Luke notando che la ragazza stava osservando il luogo circostante
Elena scosse lievemente il capo per poi concentrarsi di nuovo su Luke
Luke: “Vieni allora” disse il biondo per poi iniziare a camminare verso il vero interno del parco

Luke: “Ho sempre amato questo parco, c’è così tanto verde..” disse Luke fermandosi dietro Elena
Il ragazzo aveva pienamente ragione: il parco era realmente pieno di verde. I fiori, anche se era sera, riuscivano a dar moltissimo colore al parco e soprattutto il loro profumo ricopriva tutto il luogo
Elena: “E’ veramente bellissimo” disse Elena notando ogni piccolo dettaglio
Luke: “Ci venivo sempre quando ero bambino..” iniziò a raccontare Luke
Il corpo di Elena si irrigidì immediatamente. Non si trovava mai a suo agio quando gli altri decidevano di raccontare la propria vita. E’ inevitabile che al termine del loro racconto, si aspettano che anche tu gli racconti qualcosa della tua vita e certamente Elena non era pronta a menzionare la morte della madre o semplicemente esporre la sua adolescenza ad un ragazzo che appena conosceva
Luke: “Tutto ok?” chiese Luke a quel punto. Aveva notato immediatamente che la ragazza si era irrigidita, ebbe paura che avesse detto qualcosa di sbagliato

Elena: “Tutto ok..” mentì la mora per poi sorridere lievemente, aveva timore che Luke le facesse qualche ulteriore domanda “E’ sempre stato così curato?” chiese Elena curiosa
Luke: “Non proprio. Molti anni fa non veniva curato così tanto, ma sai le persone poi cambiano e col tempo si sono avvicinati molto di più alla natura” spiegò Luke senza togliere, neanche per un secondo, gli occhi di dosso ad Elena “Io qualche anno fa mi sono trasferito per lavoro e solo qualche settimana fa ho deciso di tornare qui” spiegò Luke
Elena ripeté, nella sua mente, le parole del ragazzo. Anche lei viveva in quel quartiere soltanto da due settimane, era solo una semplice coincidenza o c’era qualcos’altro?
Luke: “Ti va di andarci a sedere?”
Elena annuì senza proferire alcuna parola, stava ancora pensando alle ultime parole del ragazzo

Luke: “E’ proprio una bella serata, non trovi?” disse Luke rompendo il ghiaccio, per l’ennesima volta. Il ragazzo ripensò alla sera in cui si erano conosciuti, Elena non era assolutamente stata così fredda con lui “Elena se non ti va di restare posso riaccompagnarti a casa..” aggiunse Luke osservando la ragazza
Elena: “Scusami..” sussurrò la mora guardando dritto negli occhi il ragazzo E’ solo una coincidenza pensò la mora. Anche quella sera Elena stava cercando, inconsapevolmente, di rovinare tutto con i suoi stupidi pensieri. Perché non poteva essere vero che anche lui aveva deciso di tornare lì? “Si sta molto bene” aggiunse Elena
Luke: “Raccontami un po’ di te”
Lo sapevo pensò Elena portandosi una mano tra i capelli, quando era nervosa iniziava sempre a giocherellare con i suoi capelli
Elena: “Sono una giornalista e scrivo degli articoli per un giornale. Ho sempre amato scrivere, fin da bambina” iniziò a menzionare soltanto la sua più grande passione raccontando degli episodi in cui leggeva i suoi racconti alla madre, ma non disse nulla in più riguardo la sua più grande perdita né tanto meno parlò di suo padre. Era troppo presto per lei, ma lo sarebbe stato per chiunque “E tu?” chiese la mora a quel punto
Luke: “Io insegno all’elementari, ho sempre amato i bambini.. Adesso sto aspettando che mi chiami una scuola nella speranza che questa telefonata arrivi al più presto” spiegò il biondo

Elena sorrise dolcemente, non se lo sarebbe mai aspettata che un ragazzo del genere insegnasse all’elementari, ma si sa: l’apparenza inganna.
Iniziarono così a parlare del più e del meno e si resero conto che si trovavano veramente bene a chiacchierare, anche se i pensieri negativi di Elena non erano svaniti del tutto. Non riusciva a non pensare a tutto il dolore che aveva provato nella sua vita, per un motivo o un altro. Non riusciva a smettere di ripensare a quanti ragazzi si erano avvicinati a lei semplicemente per la sua bellezza e soprattutto per raggiungere il suo corpo. Non riusciva a fidarsi delle persone ed era a conoscenza che questo era un grande problema che avrebbe portato altre difficoltà nella sua vita, ma nonostante ciò volle comunque conoscere di più Luke. Le interessava come ragazzo e di certo non sarebbe scappata per i suoi pensieri

Luke: “Quanto ti invidio! La mia casa è una vera catapecchia!” esclamò Luke quando scoprì che Elena possedeva una grande casa “Ma ci vivi da sola?” chiese curioso il ragazzo
Elena: “Si” rispose la mora mentendo spudoratamente. Di sicuro non avrebbe mai accettato che lei vivesse col suo migliore amico, anche se era realmente stato solo tale da sempre e mai sarebbe cambiato il loro rapporto. Anche se non stavano insieme, non voleva creare nessun problema, ma era cosciente che quella bugia ben presto sarebbe stata smascherata
Luke: “Immagino ti sentirai da sola” disse sincero Luke. Per un istante si immaginò nella stessa situazione di Elena, di sicuro non si sarebbe sentito sicuro in una grande casa in quel quartiere
Elena: “A volte capita di si, ma mi sto abituando” spiegò la mora osservando il ragazzo. Sperava con tutto il cuore che non scoprisse di Peter o almeno non in quel momento, doveva essere molto attenta per non farselo scappare
Luke: “Se vuoi ti posso far compagnia io!” esclamò Luke per poi ridere e sentire, dopo pochissimi secondi, la dolcissima risata della ragazza poco distante da lui

Elena: “E’ così che ci provi con le ragazze?” chiese Elena per poi ridere nuovamente. Stava trascorrendo una bella serata e finalmente tutti i pensieri erano svaniti
Luke: “Sono così scontato?” chiese il biondo portandosi una mano fra i capelli
Elena: “Diciamo di si” rispose sincera la mora per poi guarda l’ora, si era fatto veramente tardi “Luke adesso dovrei ritornare, domani devo andare a lavoro” spiegò Elena, anche se desiderava trascorrere ancora del tempo con Luke
Luke: “Posso accompagnarti?” chiese il biondo
Elena: “Mi farebbe molto piacere” rispose Elena per poi sorridere
Si alzarono e insieme tornarono a casa di Elena. Durante la passeggiata chiacchierarono ancora del più e del meno ed entrambi scoprirono alcuni hobby dell’altro e piccole passioni nascoste fino a quando arrivarono fuori il vialetto dell’abitazione di Elena

Elena: “Sono stata veramente bene” confessò Elena per poi sorridere, era stata realmente sincera “Era da tempo che non passavo una serata del genere, grazie” aggiunse guardando dritto negli occhi il ragazzo
Luke: “Grazie a te Elena” disse il biondo ricambiando il sorriso “Spero che realmente sia stata bene e che, chissà, ci potrebbe essere una seconda volta” confessò allora Luke. Fin dall’inizio era sicuro che le avrebbe detto ciò, era certo che avrebbero passato una bella serata insieme
Elena: “Mi farebbe molto piacere” disse allora Elena

Elena: “Allora buonanotte e grazie ancora” disse Elena sorridendo. In qualche modo lo avrebbe realmente ringraziato per quella piacevole serata
Luke: “Buonanotte e buon lavoro per domani” rispose a sua volta il biondo

Passarono alcuni minuti durante i quali nessuno dei due disse neanche una parola, ma i loro occhi si scambiarono tantissime sensazioni che in quel momento stavano provando. Entrambi pensarono che erano realmente stati bene quella sera, ma volevano conoscersi molto di più. In fin dei conti sapevano pochissimo l’uno dell’altro e anche se erano interessati all’altro, nessuno dei due voleva correre. I loro occhi non si muovevano fino a quando la suoneria del cellulare di Luke fece distogliere lo sguardo del ragazzo per far sì che quest’ultimo prendesse il telefonino
Luke: “Scusami devo andare!” disse di fretta il ragazzo dopo aver osservato per alcuni secondi il monitor del cellulare
Elena: “D’accordo..” sussurrò la mora, ma Luke era orai già lontano da lei. Chi lo aveva cercato? E soprattutto perché era scappato così di corsa?
Elena per quella sera era veramente stanca di pensare e così decise di raggiungere la sua camera per stendersi sul letto nella speranza di potersi riposare

Accadeva sempre così, tutti i ragazzi con cui usciva avevano dei segreti. In quel momento stava sperando con tutta sé stessa che Luke non avesse un’altra ragazza. Era vero che non stavano insieme, ma certamente non sarebbe stata bene se avesse scoperto una verità del genere. Non riusciva a chiudere gli occhi, non riusciva a togliersi dalla mente tutta la serata e soprattutto quella stupida soneria del cellulare di Luke, ma proprio in quel momento fu il cellullare di Elena a squillare. Lo prese velocemente sperando che fosse Luke, ma la sua speranza fu spezzata quando lesse sullo schermo Peter. La voleva avvisare che quella sera sarebbe tornato molto tardi visto che aveva tanto da fare. Elena spense il cellulare e cercò in tutti i modi di raggiungere il mondo di Morfeo per far sì che tutti i suoi pensieri svanissero al più presto.
Il giorno dopo Elena si alzò abbastanza presto per poter lavorare al meglio possibile. Scese al piano di sotto per prepararsi un caffè quando anche Peter raggiunse la cucina

Elena: “Buongiorno!” esclamò la mora sorridendo al suo amico
Peter: “Buongiorno a te Elena” ricambiò il saluto il ragazzo per poi sorridere
Elena: “Come è andata a lavoro ieri sera?” chiese la mora mentre preparava il caffè
Peter: “Alla grande, abbiamo di nuovo fatto il pienone!” rispose entusiasta “Prendo due tazze?” chiese subito dopo Peter
Elena annuì per poi mettere il caffè nelle due tazze da Peter prese. I due ragazzi, con le proprie tazze, raggiunsero il piccolo tavolino che occupava un angolo della cucina

Peter: “E a te come è andata ieri sera?” chiese curioso il moro
Elena: “Diciamo bene, grazie”
Peter: “Non me la racconti giusta” incalzò Peter osservando la sua amica
Elena: “Tranquillo” rispose immediatamente la mora per poi sorridere dolcemente, anche se era sicura al cento per cento che l’amico non la credesse
Peter: “Farò finta di crederti”
Elena: “Cosa volevi dirmi ieri sera?” chiese a quel punto la mora cambiando abilmente discorso, ci riusciva sempre con Peter
Peter: “Intendi prima che uscissi col biondino?” chiese sarcastico il moro
Elena: “Dai!” esclamò Elena
Peter: “Volevo chiederti un consiglio..” iniziò a spiegare Peter
Elena: “Dimmi tutto!” rispose Elena sorridendo

Peter: “Ieri è venuta una ragazza al bar, sta cercando lavoro.. Ha portato anche il curriculum, ma mi sono accorto che alcune cose non sono vere. In realtà lei non ha nessuna esperienza nel campo” spiegò Peter gesticolando, era solito farlo
Elena: “Quindi? Dov’è il problema?” chiese Elena ponendo molta attenzione al discorso “Se non ha esperienza il tuo capo non l’assumerà mai” aggiunse la ragazza
Peter: “Lo so, solo che lei ha realmente bisogno di questo lavoro” continuò a spiegare Peter
Elena: “Tu ne sei sicuro”
Peter: “E’ stata lei a dirmi così..” concluse il moro osservando l’espressione dell’amica. In quel momento pensò che fosse troppo buono con le persone e che molto probabilmente Lucy voleva solo abbindolarlo
Elena: “Peter.. Conosciamo entrambi Matt e sappiamo perfettamente cosa ne pensa di certe persone..” disse Elena. Matt era il superiore di Peter
Peter: “Lo so Elena, ma potrei provare a parlarci..” disse Peter nella speranza che Elena fosse dalla tua parte
Elena: “Puoi sempre provarci” rispose allora Elena. Sapeva perfettamente che in quel momento Peter voleva semplicemente la sua approvazione, anche se molto probabilmente sarebbe andato tutto storto.
Peter si limitò a sorridere all’amica e quando la mora ricambiò il gesto, entrambi finirono il proprio caffè