Sfuggire al controllo

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    Mega capitolo, sono successe un sacco di cose!

    Matilde ha proprio fatto venire un infarto a sua mamma, ma almeno così hanno conosciuto Matt e il suo tenerissimo cagnolino. E poi c'è questo Richie... non riesco ancora a inquadrarlo del tutto, quindi adesso sono curiosissima di leggere che altro succede!
     
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    Che capitolo interessante!
    La piccola Matilde è cresciuta e forse sta dando più preoccupazioni ad Alba adesso che quando era piccola, ma in fondo è normale, adesso ha opportunità di uscire da sola e fare le sue scelte.

    Riguardo ai due uomini che sono entrati nella vita di Alba, Richie di certo non le porterà nulla di buono, mentre Matt non sembra male. Chissà che non sia proprio quello giusto! :)
     
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  3. EliSim
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    Sono contenta di avervi incuriosite! :)
    Le novità stanno iniziando ad arrivare! Ora che Matilde sta crescendo, Alba ha più libertà di dedicarsi alla sua vita e fare le sue scelte... chissà ;)
     
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  4. Sayura
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    che storia interessante! mi piace troppo!
     
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  5. EliSim
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    CITAZIONE (Sayura @ 12/2/2018, 15:55) 
    che storia interessante! mi piace troppo!

    Ti ringrazio molto per il complimento! :)
     
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  6. EliSim
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    Capitolo 4
    Famiglia?



    La mia notte fu totalmente insonne. Mi sentivo stregata da quell'uomo che, in un modo inaspettato, mi aveva fatta sentire donna per la prima volta dopo anni.
    La mia vita non era di certo come me la sarei aspettata, ma non potevo dire di non essere felice nonostante tutte le difficoltà. Matilde iniziava a sviluppare la sua indipendenza e, per quanto fosse spaventoso, vedevo in lei una bambina sveglia e attenta a ciò che succedeva intorno a lei. In quanto a me, mi sentivo un po' debole per aver perso il controllo con un uomo sposato, ma se anni fa cercavo di controllare le mie emozioni, forse ora cominciavo a rendermi conto che a volte era necessario sfuggire a quel controllo.





    Anche aver fatto la conoscenza di Matt mi sollevava molto, mi sembrava una persona sulla quale potevo contare e Matilde lo adorava, quindi aveva sicuramente guadagnato dei punti. Era una persona molto buona, mi aveva raccontato un po' della sua storia e anche lui non aveva un passato semplice alle spalle. Non aveva mai avuto un rapporto semplice con la sua famiglia, erano molto conservatori e non accettavano la passione di Matt per lo sport, che voleva trasformare nella sua carriera. Per lui volevano qualcosa di convenzionale, come il medico o l'avvocato. Così decise di trasferirsi insieme al piccolo Blanco e iniziare una nuova vita.
    Poter parlare con lui era davvero liberatorio, gli avevo spiegato a grandi linee perché Matilde non avesse un padre. O meglio, lo aveva e lo ha tutt'ora... ma questa è una lunga storia perfino da ricordare.

    Io e Matt passavamo davvero molto tempo insieme e gli raccontavo tutto, anche della mia "storia" con Richie. Lui sapeva ascoltarmi pazientemente e lo consideravo veramente un buon amico.



    Ormai ci conoscevamo da circa due mesi ed eravamo arrivati a sviluppare un bellissimo rapporto, mi sembrava fossimo una piccola famiglia, un po' disastrata ma colma di buone intenzioni. Un giorno, mentre ballavamo a ritmo di musica dance, mi domandò una cosa che avrebbe cambiato la mia vita per sempre.

    "Alba, noi ci conosciamo da poco, però alla fine stiamo molto bene insieme. Entrambi abbiamo pochi soldi e delle case minuscole. Però entrambi abbiamo a cuore il nostro futuro e quello di Matilde. Perché non uniamo gli sforzi e iniziamo a vivere insieme? Potremmo risparmiare sull'affitto e almeno Matilde avrebbe due adulti che badano a lei!"

    Quella proposta poteva sembrare strana a chi ci guardava dall'esterno, ma io sapevo perfettamente che Matt era una persona di buon cuore e accettai immediatamente la sua proposta. Decidemmo che lui e il piccolo Blanco si sarebbero trasferiti da noi.





    - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

    Matilde era felicissima della nuova sistemazione, soprattutto perché poteva giocare con Blanco quando voleva! Mi faceva piacere vederla così felice, quel piccolino le faceva tanta compagnia quando io e Matt eravamo fuori per lavoro.



    A casa le cose procedevano decisamente meglio. Io e Matt avevamo unito i nostri risparmi ed eravamo riusciti a costruire una stanza per Matilde, dove potesse studiare e sviluppare le sue abilità, e una per Matt. Era un grande traguardo per noi, abituate a dividere un letto e a dedicarci ai nostri hobby e doveri nella stessa stanza per tutto il tempo. Inoltre, Matt portava a casa una discreta quantità di soldi grazie al suo lavoro nella carriera sportiva che, unito ai miei diritti d'autore e al lavoro presso il supermercato, ci permetteva di condurre una vita dignitosa. Eravamo anche riusciti a comprare una macchina! Un po' vecchiotta, certo, ma pur sempre una macchina.





    Richie veniva spesso a trovarmi, ormai potevo dire che ci frequentavamo. Ricordo che le serate trascorse insieme a lui mi facevano dimenticare i problemi, mi sembrava di tornare a quando ero più giovane e non avevo troppi pensieri per la testa. Passavamo le serate sul prato del giardino a chiacchierare e baciarci, come due adolescenti. Forse l'adolescenza era una parte della mia vita che non ero riuscita del tutto a vivere, avendo avuto quasi subito la necessità di occuparmi di mia madre che iniziava ad ammalarsi. I ragazzi non erano mai stati una mia priorità...



    Notavo però che a Matt non andava molto a genio Richie. Potevo capire che fosse in pensiero per me, ma mi infastidiva che dovesse giudicare le mie scelte. Alla fine non gli davo di certo dei problemi se passavo le mie serate in sua compagnia. Il mio primo pensiero restava sempre Matilde, alla quale neanche lo avevo fatto conoscere perché non volevo si facesse strane idee. Notavo degli atteggiamenti ostili da parte di Matt nei confronti di quel ragazzo che, per quanto disprezzabile nel suo modo di corteggiarmi senza farlo sapere a sua moglie, mi faceva stare davvero bene.





    - - - - - - - - - - - - - - - -

    Matilde cresceva benissimo. Si impegnava molto a scuola, ma la sua grande passione era la cucina. Mi faceva sorridere quando si inventava qualsiasi cosa pur di giocare, ad esempio faceva finta che il divano fosse un'automobile e si metteva a "guidare"! Con tanto di casco, ovviamente, era più preoccupata di me per la sicurezza!



    Era così brava a sfornare dolcetti che le avevo proposto di venderli. Un successone! Venivano da tutto il quartiere ad acquistare le sue prelibatezze.




    - - - - - - - - - - - - - - - -

    Continua...



     
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    Situazione curiosa, Matt e Alba hanno deciso di convivere "come amici" ma Matt sembra proprio un po' geloso :P

    Su Richie invece non voglio pronunciarmi molto, con le informazioni che abbiamo fino ad adesso tendenzialmente sono anch'io piuttosto diffidente nei suoi confronti ma è possibile che nei prossimi capitoli ci sarà qualche risvolto che ce lo farà rivalutare. Chissà, comunque anche questo è un bel capitolo e la suspense alla fine mi lascia sempre la curiosità di sapere come andrà avanti la storia ^.^
     
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    Tra i due uomini sicuramente Matt sembra il più affidabile, senza contare il fatto che si sta occupando della piccola Matilde senza avere alcun obbligo nei suoi confronti.
    L'avversione nei confronti di Richie, però, mi fa pensare che vada oltre la gelosia... Chissà che non sappia qualche segreto dell'avversario :shifty:
    Altrimenti sì, sarebbe giustificabile perché Richie è un uomo sposato, ma Matt non avrebbe comunque diritto di intromettersi.

    In ogni caso un interessantissimo nuovo aggiornamento, ancora tanti complimenti! ^_^
     
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  9. EliSim
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    Capitolo 5
    Non mi capisco




    Iniziava un nuovo giorno. Matilde era a scuola e il rumore dell'acqua che scorreva proveniente dal bagno mi faceva capire che Matt era in piedi già da un po'. Perché non riusciva ad accettare che io trascorressi il mio tempo con Richie? Matt aveva da subito avuto un forte senso di protezione nei miei confronti, era un dato oggettivo. Si vedeva che aveva a cuore Matilde e il suo futuro e non potevo non riconoscere quanto fossi fortunata. Non era affatto scontato avere un amico come lui. Allo stesso tempo, però, non potevo fare a meno di interrogarmi sul suo eccessivo astio nei confronti di Richie. Di certo, non mi sarei comportata così se lui avesse intrapreso una storia con una donna.



    Uscì dal bagno e mi salutò con il suo solito sorriso, io non riuscivo mai ad essere così pimpante al mattino.
    Mi metto a riparare questo computer, almeno non devi fare sempre avanti e indietro dalla biblioteca.
    Era davvero premuroso, ma cosa avevo fatto per meritarmelo? Quasi mi dispiaceva essere infastidita dal suo atteggiamento nei confronti di Richie.



    Dopo averlo ringraziato andai in camera a cambiarmi. Avevo deciso di abbonarmi alla palestra vicina, volevo tonificare un po'. Non so se la decisione dipendesse dal voler fare una bella impressione su Richie o se lo stessi facendo per me stessa. In ogni caso, la mia resistenza fisica faceva schifo e non mi avrebbe di certo fatto male allenarmi un po'.



    Comunque, oggi era un giorno molto speciale. La mia piccola Matilde abbandonava le vesti di bambina per trasformarsi in una splendida adolescente. Mi sembrava incredibile quanto il tempo fosse passato in fretta, ma ero molto felice di come la nostra situazione si fosse evoluta. L'arrivo di Matt nelle nostre vite aveva cambiato tutto per il meglio.
    Avevo deciso di organizzare una festa di compleanno e avevo invitato Richie, Addison e un suo amico. La scelta di invitare Richie, ovviamente, non fu semplice per me. Presi da parte Matilde in cucina e iniziai a spiegarle che mi stavo frequentando con una persona e che mi piaceva molto. Aggiunsi che avrei avuto molto piacere a farglielo conoscere.
    La sua reazione mi colse alla sprovvista.



    Non ci posso credere! Con tutte le belle cose che Matt fa per te cerchi un altro fidanzato? Io non ce lo voglio alla mia festa!
    Ricordo che quelle parole mi colpirono al cuore. Matilde pensava che io e Matt stessimo insieme? Questa particolare situazione "familiare" l'aveva destabilizzata tanto da vedere in Matt una figura paterna? Tutto questo mi faceva rivedere le mie capacità di madre. Cercai di tranquillizzarla.
    Matilde, Matt ci vuole tanto bene e fa tante belle cose per noi, hai ragione. Ma io e lui siamo grandi amici, non siamo fidanzati. Questa nuova persona che voglio farti conoscere si chiama Richie ed è un ragazzo molto simpatico proprio come Matt.
    Se ti va di dargli una possibilità, ne sarei felice. Ma se non vuoi, non lo inviterò e non devi preoccuparti di nulla.

    Un po' rassegnata, Matilde mi diede l'ok per invitare Richie... ma il clima della festa non sarebbe stato quello che immaginavo.





    Matilde parlò a lungo con Matt durante la sua festa. Li vedevo ridere e scherzare, ne ero felice, ma avevo una paura fortissima che la mia bambina... o meglio, mia figlia, provasse del risentimento nei miei confronti. Richie non era il massimo dell'etica, ma doveva comunque ricordarsi che se ero riuscita a farle vivere un'infanzia decente era anche grazie ai soldi di quell'uomo.
    Comunque, non avevo detto nulla né a Matt né a Richie di ciò che Matilde mi aveva urlato in faccia poco prima, non volevo rovinare il clima della festa.

    Quella sera Matilde andò a dormire a casa della sua amica Daniela. Approfittai per chiedere a Richie di restare da me. Avevo bisogno di dimenticare quella giornata. Ovviamente avvertivo l'astio di Matt ogni qualvolta mi scambiavo effusioni in una stanza comune.



    Ma quella sera non me ne importava nulla. Volevo solo passare la notte con lui...





    - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

    Il giorno dopo, ero mentalmente esausta. Avvertivo che le due persone a me più care erano del tutto contrarie alla mia relazione clandestina con Richie. Non capivo perché una cosa che mi faceva stare così bene venisse considerata così sbagliata.
    Decisi di tirarmi su di morale e continuare a scrivere la biografia per Richie. Dovevo mandargli dei capitoli entro due giorni, mi ero portata parecchio avanti e dovevo solo rileggere ciò che avevo scritto.
    Quando arrivai alla scrivania mi resi conto che Matt non aveva ancora finito di riparare il pc, ma aveva comunque lasciato le indicazioni per concludere l'operazione scritte su un foglio. Decisi che avrei terminato io di riparare quel computer.
    Purtroppo, non andò come speravo...
    Questa foto mi fa morire dalle risate, non è essenziale ai fini della storia ma volevo mostrarvela!!! :D



    Iniziai ad urlare e chiamai subito Matt e Matilde.
    Per fortuna Matt non si lasciò intimorire e riuscì a prendere l'estintore e spegnere l'incendio.



    La paura era stata fortissima. Scoppiai a piangere senza riuscire a fermarmi.
    Ma perché ti sei messa a riparare il computer? Ti avevo detto che lo avrei fatto io!
    Non... non lo so, mi sembra che in questi giorni nessuno di voi mi sopporti per colpa della mia storia con Richie! Matilde nemmeno mi guarda in faccia...
    Matt mi abbracciò forte.
    Matilde è solo preoccupata per te e lo sono anche io. Mi sembra che Richie si stia approfittando di te in tutto, sia per la tua abilità di scrittura che per la tua bellezza. Ha una moglie, ricordi? Perché non la lascia se vuole tanto stare insieme a te?



    Matt aveva ragione? Richie si stava approfittando di me? Non sapevo che pensare...
    Quella sera decisi di non vedermi con lui, ma mi aspettava una sorpresa. Uscii dalla mia stanza e mi trovai davanti una scena inaspettata.



    Cosa mi aveva suscitato trovarmi davanti Matt e un'altra donna? Non sapevo spiegarlo. Sapevo soltanto che se da un lato ero felice per lui, dall'altro c'era qualcosa in me che si smuoveva, come se mi desse fastidio. Ma non avrebbe dovuto, perché fino a pochi giorni fa ero convinta che se lo avessi visto con un'altra sarei stata genuinamente contenta per lui.
    La ragazza dai capelli rossi continuava a presentarsi a casa nostra e la vedevo spesso girare in biancheria intima. Matt le aveva spiegato che a casa nostra c'era anche un'adolescente? Non mi piaceva affatto il loro comportamento irrispettoso e non mi piaceva lei, con quello sguardo di soddisfazione ogni volta che mi passava davanti in vestaglia.





    L'indomani decisi di andare a rifarmi il look. I giorni da poco trascorsi mi avevano fatto capire che dovevo pensare di più a me meno agli altri. Ovviamente il discorso "altri" era riferito più che altro a cosa la gente potesse pensare di me e Richie... avevo intenzione di essere più chiara con lui. Doveva scegliere tra me e sua moglie, perché altrimenti Matt avrebbe avuto ragione...



    Continua...






     
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    Questo è il genere di storia in cui le cose non vanno a finire come sembra, quindi sono curiosa di leggere il seguito per vedere come evolve la situazione! (O forse ho questa impressione perché mi ricorda solo l'altra storia con the sims 3 che ho letto, che si intitola "non è ciò che sembra" :P)

    In ogni caso resta il fatto che non sono brava a prevedere come vanno a finire questo genere di cose, adesso come adesso mi pare che Matt voglia far ingelosire Alba e che ci stia pure riuscendo, ma resta anche il fatto che non sappiamo ancora abbastanza di Richie per inquadrarlo del tutto.
    Spero solo che la relazione con Matilde non peggiori troppo, mi dispiacerebbe un sacco vederla non andare d'accordo con la madre adesso che è adolescente.
     
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  11. EliSim
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    Capitolo 6
    Nuove sensazioni


    Nonostante Matilde fosse ormai un'adolescente dalla quale mi aspettavo notevoli sbalzi d'umore, non mi sembrava fosse cambiata poi così tanto. Adorava ancora prendersi cura del piccolo Blanco e gli donava tantissime attenzioni, dal preparargli del cibo prelibato al bagnetto. Ero molto fiera di lei, anche se facevo fatica a dimostrarglielo a causa della discussione che avevamo avuto il giorno del suo compleanno. Era chiaro che covava del rancore nei miei confronti e io la capivo. Scoprire che tua madre frequenta un uomo non è mai semplice.

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    Una volta liberatosi il bagno, entrai per fare una doccia e vestirmi. Quando uscii, trovai Matt che stava pulendo la cucina. Lo ammiravo molto: nonostante fosse una persona molto impegnata, riusciva a prendersi cura di noi e della casa. Nei giorni scorsi avevo rimuginato parecchio sulle sensazioni provate vedendolo con quella ragazza, Patricia. Mi aveva raccontato che si erano conosciuti dopo un suo allenamento allo stadio, lei sembrava averlo un po' puntato e lui, anche se non me lo aveva detto con queste esatte parole, aveva ceduto al flirt di una bella ragazza invaghita di lui.

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    Eppure, a me quella Patricia non piaceva affatto. Mi avvicinai a lui e iniziai a esporgli i miei pensieri.
    Matt, non ti sembra strano che Patricia si sia avvicinata a te solo ora che percepisci uno stipendio più alto e hai più visibilità in città?

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    Ricordo bene la sua espressione. Era sicuramente sorpreso di sentirmi parlare così, non ero mai stata così diretta nei suoi confronti. Però era ciò che pensavo. Non mi convinceva tutta quella dinamica, una donna che si apposta allo stadio sapendo che la squadra si sta allenando e che va a cercare il giocatore più carino. Oddio... ma cosa mi stava succedendo?

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    Apprezzo molto la tua preoccupazione, ma non ti sembra un po' da ipocrita? Ogni volta che sono stato io a preoccuparmi, mi hai ignorato e basta. Almeno Patricia non è sposata.
    Matt! Ancora con questa storia di Richie? Ok, è sposato, ma io mi trovo bene con lui e sono stanca di sentirmi ripetere sempre la stessa cosa!
    Infatti non te la ripeto più. Ma allo stesso tempo voglio che tu rispetti le mie decisioni. Patricia è una brava ragazza.
    Io sono solo preoccupata per te! Voglio che tu sia felice e non voglio che qualche arpia ti rubi tutto ciò per cui hai combattuto duramente!

    Non riuscivo a credere a cosa stessi dicendo. I miei pensieri non erano mai stati così articolati a riguardo e mi sembrava assurda la mia enorme preoccupazione per un uomo indipendente e che aveva portato solo cose buone nella mia vita.

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    Alla fine decisi di scusarmi, anche se non erano scuse poi così sincere. Matt mi rivolgeva uno sguardo strano, diverso dal solito. Mi sembrava cambiato dopo l'incidente con il computer e non sapevo come comportarmi. Ogni volta che mi guardava in quel modo provavo qualcosa che non riuscivo a descrivere.

    Puoi raccontarmi tutto, lo sai.
    Anche tu, Alba.

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    •••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••


    Nella mia testa balenavano immagini senza senso. Immaginavo i due in atteggiamenti intimi nelle mura della mia casa, mi infastidivano troppo e non era normale. Non riuscivo a smetterci di pensarci, però. Non potevo sopportare che quella ragazza stesse allontanando Matt da me.

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    Ma come potevo interrompere quel flusso di coscienza che sembrava non finire mai? Come potevo parlare a Matt in quel modo? La persona che era stata più buona con me in assoluto, che non mi doveva nulla eppure si prendeva cura di me e si preoccupava che io stessi sempre bene. Cosa mi impediva di essere felice per lui?

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    •••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

    Il weekend era ormai giunto al termine ed era invece arrivato un altro lunedì. Matilde aveva stretto una grande amicizia con Daniela, la sua amica d'infanzia che ora frequentava il suo stesso liceo. Spesso veniva a mangiare da noi e poi studiavano insieme.

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    Matilde era davvero bellissima, a volte non riuscivo a credere che fosse mia figlia. Ora, da adolescente, si preoccupava di più di curare il suo aspetto senza però risultare superficiale.

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    •••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

    Decisi di chiamare Addison. Dopo tutte quelle discussioni, avevo proprio bisogno di una serata tra amiche. Lei era sempre pronta ad ascoltarmi. La invitai a cena da me, proponendole di andare a ballare in tarda serata. Il giorno dopo non sarei dovuta andare al supermercato. Fu molto felice della mia telefonata, era un po' che non ci vedevamo e sicuramente anche a lei avrebbe fatto piacere svagarsi un po'.

    Appena arrivò le feci trovare lo stereo acceso con la nostra canzone preferita. Non potemmo fare a meno di metterci già a ballare, pregustando la parte successiva della nostra serata.

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    Prima però, dovevamo mangiare qualcosa. Una volta sedute a tavola, Addison iniziò a chiedermi di Richie. Oddio, Richie... ci eravamo visti così poco in questa settimana. La mia mente era stata offuscata da tutti i pensieri rivolti a Matt. Magari stasera avrei potuto chiamarlo dopo la discoteca e divertirmi un po' con lui.

    Alba, ma Richie ti ha dato il primo anticipo sul suo romanzo autobiografico?
    Non ancora, ma me lo darà a breve. Non voglio pressarlo. Alla fine i soldi non gli mancano... mi pagherà di sicuro.
    Lo sai che non è noto per essere una persona puntuale nei pagamenti, vero? Con tutti i debiti di gioco che ha accumulato, io fossi in te starei attenta e insisterei sul farmi pagare.

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    Addison, smettila. Ma secondo te posso insistere per i soldi con uno ricco come lui? Farei la figura della pezzente...
    Dico solo che avrebbe già dovuto darti il primo acconto. Hai parlato con Matt di questa cosa?
    Non ancora, sinceramente non so se lo farò mai. Lui non sopporta Richie, poi ora ha altri pensieri per la testa...
    Cioè?
    Si sta frequentando con una, Patricia... capelli rossi, magra, due tette enormi.
    Ah-ah! Ci stiamo ingelosendo un po', finalmente! Era ora! Quando lo capirai che Matt è quello giusto per te? Io te lo sto dicendo da quando vi siete conosciuti, praticamente.
    Smettila, siamo solo amici. Prepariamoci per la discoteca, che è meglio! Non voglio pensare a niente stasera!

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    Avevo comprato un vestito nuovo per l'occasione e non vedevo l'ora di indossarlo. Finalmente una serata tra amiche!

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    Decidemmo di andare nel locale più alla moda della città, pieno di vip, la musica era fantastica! Addison aveva i suoi agganci e ogni volta che uscivo con lei mi divertivo tantissimo. L'unica pecca era che amava bere, bastava ascoltarla per due secondi e ti convinceva che i cocktail fossero la chiave per aprire un mondo di divertimento. Quella sera mi lasciai convincere anche troppo facilmente e, come decisione di certo non dettata dalla razionalità, mi ritrovai a chiamare un taxi e farmi lasciare a casa di Richie. La fortuna volle che sua moglie non fosse in casa e, non appena lo vidi, gli saltai letteralmente addosso.

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    Non ero lucida, ma di certo in quel momento la cosa più allettante era togliersi i vestiti e passare la notte insieme. Lui non rifiutò di certo. L'alcool aumentava le mie sensazioni, lui era bravissimo a letto ma quella sera mi sembrava che fosse ancora meglio. A volte mi appariva un flash di Matt e Patricia, ma lo allontanavo subito guardando Richie.

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    Il mattino dopo, mi svegliai con un mal di testa atroce. Non ricordavo bene cosa fosse successo e come fossi arrivata a casa di Richie. Sentivo l'acqua del bagno in camera scorrere, doveva essere lui che si stava facendo una doccia. Mi alzai dal letto per scendere al piano di sotto, in cucina, e prendermi un bicchiere d'acqua. Non pensai minimamente a rivestirmi, era già tanto che fossi riuscita a camminare. All'improvviso, però, mentre attraversavo il giardino con piscina, una voce femminile iniziò a farsi sempre più forte, finché non mi girai e la vidi. Oh mio Dio, era proprio lei. Stella Striker, moglie di Richie, con i suoi capelli biondi e il suo fisico scolpito, che mi urlava contro i peggiori insulti.

    Screenshot_473

    Tr**a! Che c**zo ci fai qui? Devi andartene ora o io ti giuro che ti ammazzo! Pensi che non lo sapessi di te e mio marito?
    I... io...
    Dov'è lui? Dove c**zo è lui?

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    In quel momento tutte le frasi amorevoli di Richie mi tornarono in mente come un treno di flashback. "Le dirò di noi e la lascerò, tranquilla..." "Tanto io e lei non possiamo neanche considerarci una coppia ormai. Pensi che quello che facciamo io e te a letto io lo faccia con lei?" "Tu sei stupenda, non riesco a smettere di baciarti..."

    Lo vidi arrivare con un'espressione a metà fra il terrorizzato e il nero dalla rabbia.

    Screenshot_474

    Io non so chi c**zo sia questa, Stella! Non ci ho fatto niente, te lo giuro su mia madre! Questa si è presentata qui a casa mia mentre stavo dormendo, sarà qualche paparazzo di m**da!

    Non potevo crederci. Richie si stava comportando come se non esistessi. Come se tra noi, tutto quello che avevamo costruito, non fosse mai esistito. Scappai via. Non riuscivo a smettere di piangere. Tornai a casa con gli occhi ancora rossi da tutte le lacrime, e la prima a vedermi fu proprio mia figlia. Ecco, mi aspettavo di tutto in quel momento. Cosa avrebbe dovuto pensare Matilde di me? Ero il peggior esempio di madre possibile.

    Screenshot_476

    Mamma... quel Richie non ti merita. Mi dispiace che ti abbia fatto soffrire così...

    Mia figlia mi aveva perdonata? Scoppiai a piangere ancora di più e la abbracciai forte. Mi voleva ancora bene, nonostante tutto.

    In quel preciso istante, Matt rientrò dagli allenamenti.
    Che sta succedendo qui?
    Te lo spiega la mamma, io esco un po' con Daniela. Ciao!
    Matt mi guardava, in attesa di spiegazioni.

    Avevi ragione. Avevi ragione tu, aveva ragione Addison e ovviamente anche Matilde. Richie non mi ama. Voleva solo approfittarsi di me. Ieri, dopo la serata in discoteca, sono andata a casa sua... lo abbiamo fatto... stamattina sua moglie ci ha scoperti e lui ha fatto finta che io fossi un paparazzo! Un paparazzo, Matt! Ma come ho fatto a farmi abbindolare in questo modo? Io non ero così! Non ero così!

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    Matt mi strinse forte.

    Lo so che non sei così. Tu ci hai creduto, semplicemente. Ma devi cercare qualcuno che ti apprezzi per quella che sei...

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    Una donna meravigliosa. Ecco cosa sei. E se quello st***zo non lo capisce...

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    Io invece sì.

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    Continua...

     
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    Ma come ho fatto a perdermi un aggiornamento? :screamemoji:

    Comunque Richie si è rivelato ancora peggio di quanto pensassi! Ora forse ci sarà più spazio per Matt, che al momento sembra l’uomo perfetto, anche se... Mi sembra ancora presto per il lieto fine!

    Matilde cresce tranquilla e da adolescente è impressionante quanto somigli a sua mamma!

    Edited by Silvia895 - 1/4/2018, 20:13
     
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  13. EliSim
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    CITAZIONE (Silvia895 @ 17/3/2018, 14:07) 
    Ma come ho fatto a prendermi un aggiornamento? :screamemoji:

    Comunque Richie si è rivelato ancora peggio di quanto pensassi! Ora forse ci sarà più spazio per Matt, che al momento sembra l’uomo perfetto, anche se... Mi sembra ancora presto per il lieto fine!

    Matilde cresce tranquilla e da adolescente è impressionante quanto somigli a sua mamma!

    Pian piano si sveleranno un po' di cose lasciate in sospeso... :rolleyes:
    La somiglianza di Matilde a Alba è veramente impressionante, non me lo aspettavo nemmeno io!
     
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    Concordo con Silvia, Richie mi ha proprio delusa, è anche peggio di come era sembrato finora!

    Buttarsi subito nelle braccia di Matt sarà però la cosa giusta? Bah, chi lo sa...
     
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  15. EliSim
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    Capitolo 7
    Chiarimenti


    Matt si era dichiarato e nonostante potesse sembrare scontato per molti, per me non lo era affatto. La nostra convivenza era iniziata in un periodo molto complesso della mia vita, un periodo in cui cercavo di risollevarmi dopo una gravidanza indesiderata, la mancanza di un lavoro stabile e l'impossibilità di stringere nuove amicizie. Amavo avere Matilde intorno a me, ma era così difficile da sola... poi, all'improvviso, arrivò Matt con quel suo fare un po' ingenuo, la sua timidezza e disponibilità. Non era malizioso, io lo sapevo, il mio istinto me lo diceva. Sentivo di potermi confidare con lui su qualsiasi aspetto, mi sentivo capita e ascoltata. Non mi aveva mai fatta sentire in debito nei suoi confronti perché era genuinamente convinto che sarei stata in grado di ripagarlo. Ed era così. Iniziavo a guadagnare di più, al supermercato le cose andavano piuttosto bene.

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    Addison mi aveva regalato un ingresso gratuito alla Spa in centro. Decisi di approfittarne, avevo bisogno di pensare. Richie era stato una totale delusione, non riuscivo ancora a credere di essermi fatta abbindolare in quel modo... avevo rischiato di perdere il mio rapporto con Matilde perché ero troppo sicura delle buone intenzioni di un manipolatore. Storia quasi familiare, a pensarci bene...
    Mia figlia diceva di avermi perdonata, ma io sapevo che non era sufficiente. Dovevo dimostrarle di più, dovevo farle capire che mi ero resa conto dei miei errori e che non l'avrei mai più trascurata in quel modo. Nemmeno ora che Matt mi aveva confessato i suoi sentimenti. Lo avevo lasciato in sospeso, ero fuggita nella mia stanza senza sapere cosa dirgli. Eppure, lui non insisteva. Non mi chiedeva nulla, aspettava pazientemente un segnale da parte mia senza pressarmi.

    Quella sera avevo programmato una cena al bistrot con Matilde. Solo io e lei.
    Ci sedemmo al tavolo e, dopo aver mangiato la prima portata, iniziai a parlarle.

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    Matilde, io ho sbagliato tutto. Tu avevi bisogno di me e io non c'ero. Ho iniziato a frequentare Richie quando eri ancora una bambina, senza spiegarti le cose con calma. Ora sei cresciuta e sei diventata una ragazza matura, ma questo non significa che io abbia il diritto di trascurarti. Ho pensato solo a me stessa e ti chiedo scusa.

    Ricordo che per la prima volta, l'atmosfera tra me e mia figlia era tesa, quasi come se non sapessimo cosa dirci.
    Poi, Matilde prese coraggio e iniziò a spiegarmi cosa stava provando.

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    Mi hai tenuta fuori da tutto. Abbiamo sempre fatto tutto insieme e tu non mi hai detto nulla di Richie, non sapevo della sua esistenza fino a prima del mio compleanno. Mi sembravi impazzita, a perdere tempo dietro a un buono a nulla. Ammetto che da bambina credevo che Matt fosse il tuo fidanzato perché lo vedevo sempre con noi, ma crescendo ho capito tutto. Però mi sono sentita tagliata fuori, come se la mia opinione non contasse nulla. Ti ho chiesto così tante volte di raccontarmi di mio padre da quando sono un'adolescente, e l'unica risposta che ho ottenuto è che era una persona orribile che è scappata via. Non so nulla di lui, di Richie... di te.

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    Hai tutto il diritto di sapere di tuo padre, di conoscere entrambe le versioni. Però ti ho spiegato che potrai incontrarlo solo quando sarai adulta. Lui è scappato, Matilde. Quando ha saputo di te è scappato e mi ha lasciata a crescerti da sola. Non so neanche dove sia ora. Per quanto riguarda me, io ti chiedo scusa per come mi sono comportata. Non sono stata all'altezza di essere tua madre e mi dispiace. Ti prometto che non succederà mai più.

    Mamma, tu sei la migliore. Io ti voglio bene e non posso pensare di litigare con te. Secondo me meriti molto di più di quanto ti abbiano dato mio padre o Richie.

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    Io voglio che tu stia bene e basta. Sono felice che Matt stia con noi, ma la cosa che più mi importa è che tu cresca felice. Tutto il resto non conta.

    Ci abbracciammo forte, finalmente. Un abbraccio sincero in cui, dopo tanto tempo, avevo avvertito il perdono reale da parte di Matilde. Dare una risposta a Matt mi premeva, ma la mia priorità era chiarirmi con mia figlia.

    Tutti dormivano, ma io ancora non mi capacitavo di quante cose stavano succedendo. Il flusso di pensieri non si fermava mai, così decisi di uscire in giardino a prendere un po' d'aria. Mi rivestii velocemente e varcai la soglia di casa. Erano le due di notte, sentivo il canto dei grilli e guardavo le stelle, tutto era così tranquillo. Mentre ero assorta nei miei pensieri, suonò il cellulare.

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    Mi manchi... mi dispiace per tutto, non sapevo che fare. Con Stella ormai è finita. Sul serio.

    Richie? Dopo tutto ciò che era successo, aveva anche il coraggio di contattarmi. Presi coraggio e decisi di chiamarlo.

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    Smettila di cercarmi, Richie. Anche tra noi è finita, sono stata anche troppo stupida a credere che tra noi potesse esserci qualcosa. Addio.

    Riattaccai e scoppiai a piangere. Cosa avevo di sbagliato? Dire a Richie quelle cose, per quanto fosse l'unica cosa da fare, mi faceva soffrire. Ripensavo ai momenti insieme. Era stata tutta una finzione? Mi rifiutavo di crederci. Eppure, sembrava l'unica soluzione possibile alla follia degli ultimi giorni.
    Entrai in casa per prendere le chiavi della macchina. Avevo bisogno di bere qualcosa.

    Il pub vicino casa era abbastanza affollato, in fin dei conti era venerdì. Mi sedetti al bancone e ordinai un drink. Accanto a me c'erano alcuni abitanti del quartiere. Ci eravamo visti, certo, ma non avevamo mai parlato molto. Scambiammo quattro chiacchiere, di quelle vuote e superficiali per colmare i silenzi.

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    Una volta uscita dal locale, mi trovai davanti una scena che mai avrei immaginato in quel momento.

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    Matt! Vieni via!

    Si allontanò da Richie e venne verso di me. Mi disse che aveva sentito il motore della macchina e si era preoccupato, così aveva chiamato un taxi per seguirmi. Non sapevo che pensare, era tutto così confuso. Gli chiesi di tornare a casa e andai dritta a letto.

    Mentre ero sotto le coperte mi arrivò un sms da Matt.

    Domani sera ti va di andare a bere qualcosa insieme? Una cosa tranquilla... offro io.

    Ok...

    - - -

    Il momento arrivò fin troppo in fretta. Mi sentivo un'adolescente, non sapevo cosa indossare o cosa dire. Era un appuntamento? Una cosa informale? Alla fine optai per un abito elegante. L'imbarazzo era palpabile, in macchina non volava una mosca, figuriamoci appena arrivati nel locale.

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    Matt cercava di avvicinarsi a me, di prendermi la mano, ma io ero rigidissima.

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    Una volta entrati nel locale, mi resi conto che non era di certo una cosa informale. Matt aveva scelto uno dei bar più lussuosi della città. L'arredamento era stupendo, ricordo la musica del pianoforte e il profumo di pulito. Non ci ero abituata affatto.

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    Matt ordinò da bere.

    Sei bellissima...

    Diventai tutta rossa, per fortuna il cocktail era arrivato e avrei potuto temporeggiare sorseggiandone un po'.

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    Matt mi riempiva di complimenti, ma senza esagerare. Era sempre molto rispettoso nei miei confronti. Non potevo non ammettere che mi faceva piacere sentirmi dire quelle cose da lui. Pian piano iniziai a sciogliermi, ma ormai si era fatto davvero tardi e il locale stava chiudendo. La città era silenziosa, le luci dei palazzi la illuminavano in tutto il suo splendore.

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    Matt, scusami se non ho parlato molto stasera... è solo che...

    Mi interruppe subito e mi accarezzò la guancia, senza dire nulla.

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    Salimmo in macchina diretti verso casa, anche in quel caso senza dire nulla... eppure, dopo quella carezza, non sentivo il bisogno di dire niente. Volevo solo averlo accanto a me, dopo tutta la sofferenza dei giorni passati.
    Una volta entrati in casa, mi avvicinai a lui.

    Grazie per la serata, per il cocktail, per tutto. Non dovevi portarmi in un locale così lussuoso...

    L'ho fatto con piacere. Ma non ti abituare, eh! Magari quando diventerò un calciatore famoso ti ci porterò di nuovo...

    Mi misi a ridere. Era sempre Matt, il mio amico, che mi faceva sorridere e dimenticare i problemi. Mi avvicinai ancora un po' e gli appoggiai le mani sulle spalle, guardandolo negli occhi. Non so per quanto restammo in quella posizione, so solo che il tempo si era dilatato e mi sembrava che non ci fosse nulla intorno a noi...

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    Non per rovinare l'atmosfera, ma non sopporto più questo smoking. Vado a cambiarmi un attimo, ok?

    Hai ragione, nemmeno io riesco più a sopportare queste scarpe alte.

    Entrambi andammo nelle nostre stanze a cambiarci. Avevo il cuore che mi batteva a mille, non riuscivo a capire cosa mi stesse succedendo. Andai in cucina a prendere un bicchiere d'acqua. Anche Matt aveva avuto la mia stessa idea...

    Hai pensato a quello che ti ho detto l'altro giorno?

    Abbassai lo sguardo.

    Sì... Matt, io con te sono felice, tu mi hai aiutata in ogni momento da quando sei qui. Io non so cosa significa, ma...

    Si avvicinò a me. Non sapevo cosa dire, eppure quel momento mi sembrava così naturale. Matt mi prese i fianchi e mi baciò. Quel bacio fu speciale, non avevo mai provato nulla di simile, né con Richie né con nessun altro... forse avrei davvero dovuto dargli una possibilità.

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    Continua...
     
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