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I doni di Lakshmi
“… e promettendo di non dimenticarti mai, arrivederci a presto,
tua Priya”
Aspettai che l’inchiostro si asciugasse e piegai la carta da lettere due volte prima di riporla. Baciai intensamente la zona di chiusura della busta per apporre il mio sigillo di rossetto come se fosse ceralacca. Le labbra premute contro la carta si impregnarono del profumo con cui avevo intriso il foglio prima di iniziare a scrivere.
Nascosi la lettera tra la seta del Sari e uscii dalla stanza. Ogni angolo del palazzo era adornato da addobbi.
“Asha, corri a chiamare Priya! Janesh è già pronto all’altare, manca solo la sposa!”
Uno degli invitati esortava la sua fidanzata a cercarmi. Mi appiccicai al muro e aspettai che se ne andassero prima di cercare la stanza del mio futuro marito. Entrai e abbandonai la busta sul lino delle lenzuola. Tutto era pronto, dovevo raggiungere Chitra al tempio di Lakshmi.
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Quando arrivai, mia sorella era già lì ad aspettarmi. Appena la vidi scoppiai in lacrime e caddi tra le sue braccia.
Chitra: “Priya, calmati per favore. Ti assicuro che quello che accadrà staserà cambierà in meglio le vite di entrambe. Ti fidi di me, sorellina?”
Cercai di trattenere i singhiozzi ed entrammo nel tempio. Chitra avrebbe celebrato il rito e quindi si andò a cambiare. Al suo ritorno indossava un bindi diverso e il sari della sacerdotessa. Il suo sguardo era annegato nella fierezza e i suoi passi si diressero verso di me.
Chitra: “Mia dolce sorellina, è arrivato il momento. Presto ci sarà restituito il dono rubato.”
Priya: “Chitra, io non penso che…”
Chitra: “Priya! Non farmi pentire di averti onorata di essere qui oggi. Come fai ad avere dubbi? Non capisci quello che sta per succedere?”
Priya: “Oh sorella mia, credimi, so quanto tieni al desiderio di diventare madre. Anch’io vorrei tanto rendere presto Janesh padre. Ma sono certa che ci dev’essere un altro modo.”
Chitra: “Zitta! Non proferire altro. Priya, mia piccola Priya, la fertilità rubataci un anno fa verrà oggi liberata, grazie a me, e chiunque si troverà in questa stanza quando accadrà sarà ripagato dai doni della dea Lakshmi.”
Era così sicura delle sue parole e si sentiva invincibile stretta in quel sari bianco e rosso.
Chitra: “Latika sarà orgogliosa di quello che sta permettendo, e tu dovresti esserlo di lei, come lo sono io.”
Priya: “Lascia stare Latika, lei non c’entra nulla! Tesoro mio, purtroppo nella vita di molte persone capitano disgrazie come quella del non poter avere figli, ma nessuno ne è responsabile. Lo supereremo insieme, non puoi far pagare ad altri ciò che tu non riesci ad avere.”
Chitra: “Ciò che io non riesco ad avere? Priya, tu e quella bambina mi avete portato via ciò per cui sudavo da mesi e stasera è arrivata l’ora di restituirmelo!”
Priya: “Non te lo permetterò!”
Chitra: “Porta qui Latika, subito.”
Priya: “Latika non è qui e non saprai mai dove si trova!”
Chitra si avvicinò a me e mi tirò uno schiaffo in pieno volto. Mi esortò nuovamente a portarle la bambina ma mi rifiutai ripetendole che non gliel’avrei mai fatta nemmeno avvicinare. Chitra si scatenò e iniziò a colpirmi all’addome mentre le mie labbra lacrimavano sangue. Subito si ritrovò sopra di me e, mentre con una mano mi teneva la testa per i capelli, con l’altra mi colpiva in viso. Sentii i denti rompersi dentro la mia bocca.
Chitra si alzò e andò verso l’altare. Prese il pugnale immerso nell’acqua dell’Indo e si diresse nuovamente verso di me, che ero a terra incapace di muovermi.
Chitra: “Bene bene, la sorellina vuole fare parte del sacrificio stasera.”
Priya: “Chitra, ti prego…”
Non feci in tempo a pronunciare quelle tre parole che mia sorella estrasse il pugnale dal mio ventre e andò a sciacquarne il sangue nelle acque del fiume sacro.
Chitra: “Hai deciso di restituirmi in prima persona parte di ciò che mi avevi rubato. La bambina terminerà l’opera.”
Il mio corpo giaceva a terra privo di vita al centro del tempio. I miei ultimi pensieri andarono al mio promesso sposo che probabilmente stava ancora aspettando di scoprirmi il velo dal viso mentre le mie damigelle mi cercavano per tutto il palazzo. Con le ultime forze rimaste, le mie labbra si schiusero in un nome.
Latika.
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Gli invitati se ne erano ormai andati da un pezzo quando Janesh decise di ritirarsi in camera sua. Le prime luci del mattino giocavano a nascondino tra i drappeggi delle tende. Entrò nella stanza, confuso dalla nottata, e si sedette stanco sul letto. Qualcosa dalle lenzuola fece rumore, attirando la sua attenzione. Poco dopo stringeva tra le sue grandi mani la mia lettera.
“Mio amato Janesh,
non è semplice trovare le parole per spiegare quello che ho fatto né credo sia possibile comprendere questo gesto. Ci sono verità che ti sono state tenute nascoste per troppo tempo e ti prego di mobilitarti al più presto per quello che ti sto per dire. Desideravo essere una moglie perfetta per te ma errori del passato hanno impedito che ciò accadesse.
Ricorderai di certo i mesi del nostro fidanzamento durante i quali siamo stati distanti mentre soggiornavo da mia sorella. Quella lontananza sarebbe dovuta durare solo pochi giorni ma fu proprio durante uno di quei giorni che Chitra mi convinse ad andare con lei al tempio di Lakshmi in piena notte: mi raccontò dell’esistenza di riti in grado di esortare la fertilità in donne che, come me e lei, non avrebbero avuto una vita felice sotto questo aspetto. Rimasi ammaliata dalla speranza di poterti donare, un giorno, una famiglia e mi convinsi a partecipare. Tuttavia, ciò che accadde non faceva parte di quello che potevo immaginare.
Andammo al tempio, Chitra mi chiese di aspettarla e tornò poco dopo vestita con un abito in perline, porgendomene uno uguale. Non capivo cosa questo avesse a che fare con qualunque rito ma mi fidai di mia sorella e mi cambiai. Fui confusa quando al mio ritorno trovai un uomo assieme a Chitra, la quale mi chiamava a sé.
Le chiesi spiegazioni ma lei mi rispose di non preoccuparmi e mi baciò sulle labbra. Mi scostai, ero spiazzata, volevo andarmene ma non mi fu permesso: quell’uomo mi afferrò e mi trattenne con forza, Chitra venne dietro di me e iniziò a giocare con le perline del mio abito mentre nel frattempo l’uomo me lo slegava un nastrino per volta. Non conosco parole per descrivere quello che successe dopo.
Persi la mia purezza ed ebbi paura a rientrare perché da quel momento il nostro futuro matrimonio non sarebbe stato lo stesso. Decisi di fermarmi qualche settimana da Chitra per riflettere, nonostante fossi furiosa con lei, ma era l’unico posto dove potevo rimanere. Con il passare delle settimane scoprii che quello che mi aveva promesso Chitra per convincermi ad andare al tempio non si era rivelato così sbagliato: la fertilità era arrivata ma non nel modo in cui desideravo. Ero incinta di quell’uomo e otto mesi dopo diedi alla luce una bambina, la mia dolce Latika.
A quel punto sarei voluta tornare a casa e raccontarti tutto ma Chitra me lo impedì, prese con sé la bambina e mi disse che sarebbe dovuta essere lei ad occuparsene perché solo grazie a lei ero rimasta incinta. Sosteneva inoltre che io avessi assorbito, in una sera, tutta la fertilità che lei cercava di ottenere da mesi. Mi riportò da te contro la mia volontà e sparì assieme alla piccola che non vidi più da allora fino a settimana scorsa, quando andai a cercarla di nascosto.
Lì scoprii le terribili intenzioni di mia sorella: non riuscendo a rimanere incinta si era convinta che Latika contenesse tutto il potere fertile che il tempio e Lakshmi stessa fossero in grado di donare, potere rubato da me quella notte. Aveva quindi deciso di sacrificare la piccola nel tempio, stanotte, esattamente un anno dopo il suo concepimento. Chitra cercò di convincermi che sarebbe stata la cosa giusta, io provai a farla ragionare ma era tutto inutile. Presi la bambina, intenzionata a rifugiarmi da te, ma Chitra mi disse che avrebbe ucciso anche me se mi fossi messa di mezzo.
Così le ho fatto credere che mi sarei unita a lei in questo folle piano. Ieri notte la bambina sarebbe dovuta rimanere con me per poterle dare un ultimo addio e oggi l’avrei dovuta far trovare a Chitra nel tempio. Ma non andrà così. Ho nascosto la bambina sulle sponde dell’Indo, nel luogo del nostro primo appuntamento, così che mia sorella non possa trovarla.
Quando leggerai queste parole non ci sarà più nulla da fare per me ma ti prego di correre da Latika e di consolare il suo pianto come solo un uomo affettuoso come te può fare. Prenditi cura di lei.
Ogni moglie la prima notte di nozze dona a suo marito la propria purezza. Io ti dono mia figlia, segno della mia purezza strappatami.
Ti bacio con affetto, confidando nel tuo grande cuore e promettendo di non dimenticarti mai, arrivederci a presto,
tua Priya”
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Oh cielo, piango
Sicuramente è una storia molto diversa da qualsiasi altra storia fatta con the sims che abbia mai letto (e inizio anche a preoccuparmi un po', in confronto la storiella che sto praparando io sembra una scemata )
Mettere assieme tutte le ambientazioni, i vestiti e fare gli screenshots deve essere stata una vera faticaccia, non dev'essere per niente facile ambientare tutta la storia in India! (Caso vuole che il prossimo capitolo della mia storia in corso, quella su Hogwarts, inizierà proprio in India. Anche se sono solo un paio di foto mi sono fatta comunque un'idea di quanto complicato fosse ambientare la storia in un paese così esotico, ma un intero racconto deve essere davvero complicatissimo da preparare!)
E anche il testo non sembrava per niente facile da scrivere, i temi sono molto tosti e quindi è difficilissimo dare il tono giusto al testo... eppure da come l'hai scritto tu sembra che sia facilissimo!
Tornando al mio commento iniziale ( ), e quindi alla trama, devo ammettere che mi ha turbata un po'. Sarà perché con la mia sorellina vado d'accordo e quando possiamo ci aiutiamo sempre a vicenda, ma l'idea di una sorella fanatica religiosa e assassina come Chitra mi sembra sureale e spaventosa (sono sensazioni a pelle, non sono sicura che abbiano senso... comunque...)
Però l'ultima foto mi ha risollevato un po' il morale, per lo meno Latika ha qualcuno che si prenderà cura di lei...
In conclusione, ottimo lavoro Angie!
Edited by §HermioneSims§ - 21/3/2016, 18:57. -
.Mettere assieme tutte le ambientazioni, i vestiti e fare gli screenshots deve essere stata una vera faticaccia, non dev'essere per niente facile ambientare tutta la storia in India! (Caso vuole che il prossimo capitolo della mia storia in corso, quella su Hogwarts, inizierà proprio in India. Anche se sono solo un paio di foto mi sono fatta comunque un'idea di quanto complicato fosse ambientare la storia in un paese così esotico, ma un intero racconto deve essere davvero complicatissimo da preparare!)
No, hai ragione, non è stato per niente facile! Anche Perchè non ho trovato praticamente nulla come materiale, a parte 2-3 abiti, per il resto mi sono dovuta arrangiare con quello che avevo nel gioco. Ho trovato soprattutto difficoltà per quel che riguarda le ambientazioni, ma alla fine me la sono cavata!
Ti ringrazio per i complimenti, i temi non sono affatto facili come hai detto e ho fatto non poca fatica nella parte centrale della storia in quanto dovevo far accadere qualcosa di forte senza ancora dare spiegazioni, però dovevo fare in modo che non sembrasse qualcosa buttato a caso (spero di esserci riuscita almeno un po' ), inoltre io sono totalmente negata con i dialoghi ahahah mentre nel resto vado abbastanza liscia.
Sono contenta che la storia ti sia piaciuta Aspetto con impazienza di leggere le vostre. -
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MERAVIGLIOSA.
Hai avuto un'idea meravigliosa, la storia è scritta benissimo, e quando ho finito di leggerla ne avrei voluta ancora !!! Il finale aperto lascia molto spazio alla nostra immaginazione, tutti i particolari sono ricercati, e nonostante avessi poco materiale è venuta perfetta !!! Sono davvero contenta che Latika sia salva, e che non sarà sola!!! Mi hai commossa!!. -
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Grazie!! Sono davvero contenta che la storia vi sia piaciuta!
Lo screen finale l'avevo bene in mente mentre scrivevo.. Normalmente con gli screen rappresento ciò che è stato raccontato nelle righe appena sopra, con l'ultimo ho voluto dare un finale alla storia pur senza scriverlo, penso che basti l'idea di Janesh che corre verso Latika per far capire il finale, seppur comunque aperto!. -
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Io comunque sono ancora troppo scioccata per ciò che ha fatto Chitra . -
.Io comunque sono ancora troppo scioccata per ciò che ha fatto Chitra
All'inizio avevo ideato che Chitra e Priya fossero sorelle gemelle, poi ho pensato che sarebbe stato troppo! Come avrebbe potuto uccidere la sua gemella!! Non che la sorella minore sia tanto meglio.
(Chitra e Priya infatti si somigliano molto, ho creato prima Priya e poi da una copia di Priya ho fatto qualche modifica per avere Chitra, infatti di aspetto sono praticamente gemelle).. -
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oddio, che storia triste
i commenti precedenti mi hanno tolto le parole di bocca, l'idea è bella, è davvero scritta bene e anche le ambientazioni e i dettagli sono stupendi. bel lavoro!. -
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Grazie mille sono contenta che ti sia piaciuta
Mi ricordo che hai già letto anche quella di HermioneSims, quella di RubyRed non saprei! Se avrai modo di leggerle tutte e tre potresti aiutarci votando la storia che ti è piaciuta di più nelle votazioni per il contest. -
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certo, domani leggo quella di RubyRed e poi voto . -
Sayura.
User deleted
oh... che tristezza sono entrata nella storia e sto malissimo sia per entrambi .