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– Ma sei proprio sicuro che funzioni sul serio? –
– Ti dico di sì, porta pazienza ancora un secondo! –
– Forse ha ragione, in effetti mi sembra di iniziare a vedere qualcosa... Ah, eccola! –
Infastidita da quelle voci mi svegliai di colpo. Perché non mi trovavo nel mio letto? Ero convinta di essere andata a dormire da un pezzo ormai, e invece mi trovavo lì seduta con quei tre strani tizi che sbraitavano cose senza senso. Disorientata e con la vista ancora un po’ annebbiata dal sonno non riuscii a far altro che chiedere con voce incerta:
– D-dove sono? E chi siete voi –
A rispondermi fu l’uomo biondo con gli occhialoni, che sembrava anche il più severo dei tre.
– Ma come, non ci riconosci? Eppure negli ultimi tempi hai passato parecchio tempo in nostra compagnia. –
– Aspetta, non dirle altro! Lascia che ci arrivi da sola, voglio vedere che faccia fa! –
Dopodiché i tre uomini che mi stavano di fronte ripresero a fissarmi con quell’irritante espressione indecifrabile. Non era particolarmente piacevole, ma per lo meno così avevi un po’ di tempo per guardarmi attorno e ragionare. In effetti quelle persone le avevo già viste molte volte, ma mai in quel modo. Era impossibile che ci trovassimo nella stessa stanza, semplicemente impossibile.
Stavo ancora cercando di dare un senso a quella situazione assurda quando per caso vidi lo stato in cui era ridotta una delle mie mani. E anche il braccio, il piede... tutta quanta me insomma. Solo in quel momento mi arresi all’evidenza, e il panico prese definitivamente il sopravvento su di me.
– Ma che razza di scherzo è mai questo? Cosa accidenti mi avete fatto? –
– Non lo vedi anche tu? Ora sei un sim, come noi d’altronde. –
– Cosa? Ma questo è impossibile! Voi non siete persone vere, siete solo personaggi di un videogioco! –
– Questo lo dici tu. –
– Fatemi tornare immediatamente normale, altrimenti io... –
Quei tre ignorarono apertamente le mie proteste, e anzi ripresero a parlottare fra di loro.
– Lazlo, procedi. –
– Con piacere, fratello. –
Detto questo il sim sulla sinistra, che nel frattempo si era seduto di fronte al loro PC, premette qualche pulsante apparentemente a caso sulla tastiera e infine disse:
– Ecco fatto. E direi anche che funziona, guardate che roba! –
– Che altro mi avete fatto? –
– Guarda in alto, siamo sicuri che capirai da sola. –
Avevo i brividi lungo la schiena, le espressioni sadicamente soddisfatte con cui mi stavano fissando non promettevano niente di buono. Cosa poteva mai esserci sopra alla mia testa?
– Oh no, no no no! Levatelo subito! –
– Con tutta la fatica che abbiamo fatto a metterlo lì? Te lo puoi scordare. –
– Ma che accidenti volete da me? –
– Finora ti sei sempre divertita a comandarci come se fossimo i tuoi burattini. Sei stata a dir poco crudele con noi. Questa situazione era diventata insostenibile, e pertanto abbiamo deciso di ripagarti con la tua stessa moneta! –
– Vediamo se così ti divertirai ancora! –
Prima che potessi controbattere in alcun modo, l’uomo (anzi, il sim) che sedeva al computer premette qualche altro pulsante, e tutto divenne nero._00101010_
Quando riaprii gli occhi mi ritrovai di fronte a una minuscola casetta, non vedevo nessun’altro nei dintorni. Quello strano diamante verde continuava a ballonzolare sulla mia testa, e anche mettendomi in punta di piedi non riuscivo neppure a sfiorarlo, figuriamoci a spostarlo da lì.
Non avevo idea di come quei tre sim avessero fatto a trascinarmi nel loro videogioco, non credevo neppure che una cosa del genere fosse possibile. Eppure tutto quello che vedevo attorno a me, e anche il fatto che io fossi indubbiamente fatta di pixel, non faceva che confermare quello che mi avevano detto.
In compenso avevo capito fin troppo bene perché l’avessero fatto, e non potevo fare a meno di temere per la mia incolumità. Che cosa potevano avere in serbo per me?_00101010_
– I controlli sono stabili, possiamo procedere. –
– Cosa potremmo farle fare? –
– Direi di mandarla dentro la casa, poi qualcosa ci inventeremo. –_00101010_
Di punto in bianco iniziai a muovermi verso l’interno della casa. Per quanto mi sforzassi non riuscivo a fermarmi, ero come obbligata da una forza esterna ad andare laggiù. Era una sensazione orribile, una delle peggiori che avessi mai provato.
Ero del tutto impotente, tutto quello che riuscii a fare fu lanciare un’occhiataccia di puro odio verso quel dannato diamante verde che continuava a girare sulla mia testa. Come temevo quei tre potevano controllarmi come se io fossi un sim qualsiasi e loro i giocatori!
E se potevano davvero comandarmi come un sim qualsiasi, significava anche che potevano costringermi a fare praticamente qualsiasi cosa. Nel tempo che avevo passato giocando a quel videogioco avevo imparato che non era affatto difficile umiliare i sim facendoli correre in mutande per tutto il quartiere, farli mangiare fino a scoppiare o lasciarli morire di fame. Con un po’ di impegno in più potevi anche mandarli nelle grinfie di lupi mannari, vampiri o nella trappola di una pianta bovina.
Ognuna ipotesi che mi passava per la mente mi faceva sentire i brividi lungo la schiena, in che cosa poteva consistere la vendetta che quei tre avevano escogitato per me?
Appena arrivata all’interno della casa notai con disappunto quanto spoglio fosse l’arredamento. I pochi mobili presenti sembravano anche essere parecchio scomodi, ma per lo meno non vedevo attorno a me nulla con cui potessi farmi male sul serio.
Poco dopo sentii arrivare l’ordine successivo. Era un ordine innocuo, dovevo semplicemente mettermi a cucinare dei maccheroni al formaggio. Cercando di ignorare la bruttissima sensazione che mi dava l’essere comandata a bacchetta in quel modo, mi diressi verso la cucina e iniziai a trafficare con ciotole, mestoli e pentole.
– Ahi! –
Accidenti che male... certo che quando ero io a giocare a quel videogioco non avevo mai neppure pensato che i sim si facessero tanto male anche solo cucinando. E non pensavo neppure che preparare un piatto come quello fosse tanto complicato. Bastava distrarsi un attimo e... appunto, l’avevo bruciato.
Il gusto se possibile era anche peggiore dell’aspetto, sembrava di mangiare carbone bruciacchiato. Se non fosse stato per l’ordine che la obbligava a farlo non sarebbe mai riuscita a buttare giù neanche una forchettata di quella robaccia.
Per tutto il resto della giornata i miei aguzzini si erano divertiti vedendomi alle prese con docce fredde, sedie scomode, canali TV incredibilmente noiosi e via discorrendo.
Il diamante sulla mia testa stava iniziando a virare al giallo, da come mi sentivo ero certa che parecchie delle mie statistiche stessero iniziando ad abbassarsi. Ma più di ogni altra cosa quello che non riuscivo proprio a sopportare erano la sensazione che accompagnava l’arrivo di ogni nuovo ordine, era a dir poco orribile. Come facevano i sim ad abituarsi a una cosa del genere?_00101010_
– Credo che come inizio possa bastare. Passiamo a qualcosa di un po’ più forte. –
– Avete già in mente qualcosa? –
– Forse io sì. Passa in modalità compra, voglio farla stancare per davvero. –_00101010_
Di colpo in bianco vidi apparire un tapis roulant proprio di fronte a me. Quei tre dovevano averlo appena acquistato dalla modalità compra per farmi un dispetto.
– E no, questo è troppo! Non ho nessunissima intenzione di correre come una scema su quel trabicol... –
Niente da fare, non mi lasciarono neppure il tempo di finire di protestare che mi diedero l’ordine successivo.
Come temevo mi fecero correre su quella trappola finché non fui sfinita, sporca e affamata. Non avevo bisogno di guardare in alto per sapere che il colore del diamante rotante era ormai diventato rosso. Non ero mai stata così male in vita mia, andando avanti di quel passo sarei crollata presto a terra svenuta, se non peggio.
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– Non credo che reggerà ancora al lungo. Se vogliamo mandare gli altri da lei dobbiamo farlo adesso. –
– Hai ragione, chiamali subito. –_00101010_
Oh no, che ci facevano tutti quei sim nel giardino della casa? A giudicare da come mi stavano trattando i tre che mi avevano trascinato in quello stramaledetto videogioco dubitavo fortemente che potessero essere amichevoli...
Come se non bastasse, sentii arrivare quello che sarebbe stato l’ultimo ordine di quella assurda giornata. Ormai ero talmente rassegnata e stanca che mi limitai a eseguirlo, dirigendomi in mezzo a tutta quella gente a testa bassa e senza tentare in nessun modo di protestare.
Mi fissavano tutti con sguardo ostile, dovevano odiarmi sul serio. E dopo tutto quello che avevo passato quel giorno non potevo neanche più biasimarli. Quando ero io la giocatrice che controlla i sim, seduta sulla mia comoda poltrona di fronte al mio PC, non avevo mai fatto molta attenzione ai loro bisogni, desideri e attitudini. E senza neanche rendermene conto avevo fatto del male a tutte quelle persone. Perché era questo quello che erano, e non semplici ammassi di bit che fino a quel momento avevo chiamato ingenuamente sim. Come avevo fatto a non accorgermene prima?
All’improvviso vidi uno di loro fare un passo verso di me con sguardo severo. Temevo che volesse picchiarmi o qualcos’altro del genere, e invece si limitò a chiedermi con voce severa:
– Perché l’hai fatto? –
– Io... io non lo sapevo! Non volevo farvi tutto questo, SCUSATEMI! –
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All’improvviso tutto divenne di nuovo nero, e quando riaprii gli occhi mi ritrovai intrappolata dalle lenzuola. Accesi immediatamente la luce, e constatai con sollievo che mi trovavo di nuovo nel mio letto, e soprattutto che non ero più fatta di pixel, ero finalmente tornata normale!
Non seppi mai se quello fu solo un sogno o se sono davvero stata una sim per un giorno. So solo che da allora gioco a quel videogioco in modo completamente diverso, trattando ogni sim (anzi, persona) con molto più rispetto e attenzione di quanto non abbia mai fatto prima. E consiglio anche a tutti voi di fare lo stesso.
Poi non ditemi che non vi avevo avvisato!
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/Edit del 17/01/20: ho solo aggiornato le immagini passando dai link di Photobucket (che non funzionavano più) a quelli di Imgur/
Edited by §HermioneSims§ - 17/1/2020, 20:55
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AHAHAHHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHHAH
Ho appena finito di leggere la storia!! È meravigliosaaaaaa *________* che fantasia che hai avuto!! Complimentissimi!!
Beh, che dire! L'idea è senz'altro molto più che originale!! La storia mi è piaciuta molto, sia per come l'hai scritta (brava!!) sia perchè mi ha fatto davvero divertire! Sono rimasta così quando ho scoperto cosa era successo o.O
Poveri sim, li maltrattiamo sempre! Per non parlare di tutte le volte che li abbiamo uccisi..
Davvero complimenti Ele, la tua storia è stupenda!!. -
hellarad. .
User deleted
Ele ma è geniale!! E' divertente, mi piace il fatto che possiamo "immedesimarci" nei sentimenti dei sim, mi piacerebbe proprio sapere cosa passa per quelle zucche vuote XD anche se da un lato mi dispiace per i sim che abbiamo trattato male o addiritura ucciso (mi ricorda troppo la mia prima famiglia in TS2, uno dei figli adolescenti morì a causa degli spaghetti che stava cucinando 
)
Ah, buona pasqua a tutte u.u. -
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Grazie mille ragazze! 
A scrivere la storia ci ho messo una vita, sarà che non avevo mai fatto nessuna storia in prima persona (più di una volta sono arrivata a metà paragrafo prima di accorgermi che stavo scrivendo in terza, spero che non siano rimaste sviste del genere
)
Per la parte degli screenshots invece è stato divertentissimo, sia perché dovevo andare a beccare un sacco di espressioni spassosissime sia perché il quartiere di Stranizia e ancora di più la famiglia Occhiaperti sono i miei preferiti tra quelli pre-esistenti nel gioco. Sono stati proprio loro la prima famiglia con cui avevo giocato (per chi non se lo ricordasse, appena entri in quella famiglia gli alieni rapiscono il biondo e poco dopo il ciccione partorisce un alieno. Non vi dico lo spavento, era la primissima volta che giocavo a the sims!).
Riguardo a come mi sia venuta in mente una storia del genere, non me lo ricordo neppure io di preciso
Ricordo che all'inizio avevo pensato a una storia del genere come "cornice" per una legacy. In pratica la storia doveva iniziare in modo molto simile a questa storia, con il protagonista tirato nel gioco, ma poi per uscirne doveva vivere tutta la sua vita come sim. E solo se i suoi discendenti fossero arrivati alla 10° generazione sarebbe potuto ritornare a casa sua (probabilmente l'avrei fatto diventare fantasma per permetterle di suggerire ai discendenti che fare o qualcosa del genere). Poi mi sono resa conto di non avere proprio il tempo materiale per fare una legacy intera (e non ho proprio la pazienza di giocare senza trucchi), e quindi stavo già ragionando su come ridimensionare la storia.
Quindi questo contest è proprio capitato a fagiolo, mi è bastato ridimensionare al massimo una storia che mi bazzicava in testa già da un bel po'
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.CITAZIONE(per chi non se lo ricordasse, appena entri in quella famiglia gli alieni rapiscono il biondo e poco dopo il ciccione partorisce un alieno. Non vi dico lo spavento, era la primissima volta che giocavo a the sims!).
anche io mi sono spaventata tantissimoooooo!!!! Ahahahahahahah xD
Ele sei stata davvero bravissima, mi sono divertita un sacco a leggere e guardare gli screen!!! E' un'idea davvero originale e mi hai fatta sentire in colpa per tutti i sim che non ho trattato proprio benissimo! Le espressioni sono davvero buffe!!!
Davvero davvero brava!
Stavo pensando che sarà davvero difficile votare.... Questa storia e quella di Angie sono entrambe meravigliose e totalmente diverse!!!! Avete fatto davvero un ottimo lavoro ragazze!!!!!!! A giorni spero di riuscire a pubblicare la mia, ho fatto tutti i personaggi, e ora so sistemando le ambientazioni, purtroppo questi giorni sono stata sempre fuori >.<. -
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Grazie Vale!
E adesso sono curiosissima di leggere anche la tua storia, (impegni permettendo) pubblicala prima che puoi!
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mi è piaciuta un sacco, bravissima! un'idea davvero originale *-* CITAZIONE(più di una volta sono arrivata a metà paragrafo prima di accorgermi che stavo scrivendo in terza, spero che non siano rimaste sviste del genere)
ecco, infatti ho notato un errore del genere:CITAZIONE"Il gusto se possibile era anche peggiore dell’aspetto, sembrava di mangiare carbone bruciacchiato. Se non fosse stato per l’ordine che la obbligava a farlo non sarebbe mai riuscita a buttare giù neanche una forchettata di quella robaccia."
però dai, non è niente, sei comunque bravissima a scrivere
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Acc... me lo sentivo che me ne era scappato qualcuno... 
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Sayura .
User deleted
molto divertente e allo stesso tempo fa riflettere su come trattiamo i nostri poveri simmini! 
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Inversione di ruoli[Contest The Sims short stories] |
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