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Buongiorno a tutti!
Visto che sono indietrissimo con la scrittura della terza parte di "I 4 colori di Hogwarts", ho deciso di riproporre anche qui la mia primissima storia con the sims che ho scritto. Se per puro caso l'aveste già letta, per favore non spoilerate il finale agli altri!
Questa storia risale all'ormai lontanissimo 2013, in pratica all'epoca ero ancora all'inizio dell'università (mamma mia, è passata una vita!).
Sarà divisa in tre parti, tutte incentrate sulla famiglia Brown ma con trame molto diverse l'una dall'altra. La prima parte è fantasy, la seconda è fantascientifica, mentre la terza... quella non so bene neanch'io come definirla. Di sicuro però è strana anche quella!
Bando agli indugi, partiamo subito con la prima parte! È composta da 11 capitoli (compresi prologo ed epilogo), che cercherò di pubblicare una volta a settimana durante il weekend.
La prima parte si intitola:Il Dono
Prologo
È fine giugno, finalmente iniziano l’estate e le scuole chiudono.
La famiglia Brown sembra una famiglia come tutte le altre. Il padre di famiglia, Anthony, è uno stimato professore di fisica nella vicina scuola superiore. Può sembrare severo e un po' freddo, ma adora la moglie e i figli più di ogni altra cosa. Sua moglie, Susan, è un agente della polizia locale nota per la sua mira infallibile. A casa diventa una madre amorevole, specializzata nell'evitare i litigi tra i suoi tre figlioletti. La più giovane, Alice, è una piccola peste che ama mettere il naso in quello che fanno i suoi fratelli maggiori, Edward e Alexandra. Loro sono gemelli e per loro oggi è un giorno speciale: non capita mica tutti i giorni di compiere 11 anni, giusto?
All'improvviso suona il campanello, e Alexandra va ad aprire.
postino: signorina Brown, c'è un pacco per voi. Sembrerebbe proprio un bel regalo!
Alex: un regalo, che bello! Devo farlo vedere subito ad Ed!
Alice: che cos'è? Oh, ma è un pacchetto! Lo voglio vedere, ti pregoooooooo!
Alex: ma piantala, c'è scritto sopra che il regalo è solo per me e per Ed.
Alice: ma non è giusto! MAMMA, ALEX...
Alex non ha nessuna intenzione di restare a sentire i capricci di sua sorella, quindi si sbriga a raggiungere camera sua, dove suo fratello gemello Ed la aspetta incuriosito.
Ed: cosa hai combinato stavolta per farla urlare così?
Alex: chi-se-ne-frega, guarda qui! È un pacchetto per noi!
Ed: fa vedere! Oh, ma c'è anche un biglietto, aspetta un attimo che lo leggo!
“Questo è il mio regalo di compleanno per Ed e Alex. Solo loro possono aprirlo, è una cosa molto importante.
Nonna Beth”
Alex: nonna Beth? Sono anni che nessuno la sentiva più...
Ma prima che i gemelli riescano aprire il pacchetto, la madre li chiama al piano di sotto: la festa sta per iniziare. A malincuore, i due scendono al piano di sotto dove gli invitati festanti e due torte piene di candeline li aspettano.
Susan: pronti ragazzi? Mi raccomando, esprimete un bel desiderio!
Alex: forza Ed! Guarda che se non ti sbrighi soffio anche sulle tue di candeline!
Ed: a-arrivo...
Si mettono di fronte alle loro torte, prendono un bel respiro...
E all'improvviso non sono più bambini ma ragazzi, pronti ad affrontare il mondo intero!
Ma la giornata non è ancora finita, al piano di sopra li aspetta ancora il regalo misterioso di nonna Beth...
Mentre i loro genitori congedano gli ospiti, i due ritornano quindi in camera loro.
Ed: che facciamo, lo apriamo?
Alex: e che altro volevi farci, certo che lo apriamo!
Alex apre quindi il pacchetto. Ne escono due bastoncini di legno e un bigliettino.
Alex: e questi cosi di legno che sarebbero?
Ed: non ne ho idea…
Alex prova ad agitarne una.
Alex: ehi, ma cosa sono queste scintille?
Perplesso quanto la sorella, Ed prende il biglietto e inizia a leggerlo:
“A Alex e Ed, i miei nipoti preferiti
Innanzitutto, buon compleanno! Siete finalmente diventati grandi, ed è quindi arrivato il momento che voi ereditiate due cimeli di famiglia molto importanti, le nostre due bacchette. Sono un dono fondamentale, che dovrete tenere segreto a tutti, anche ai vostri genitori e alla vostra sorellina. Sono strumenti straordinari, impossibili da descrivere con una semplice lettera. Vi chiederei quindi di recarvi il prima possibile, portando con voi le bacchette, al Castello di Luce. Per raggiungerlo addentratevi nel bosco est e cercate una betulla solitaria.
Sono sicura che capirete presto come utilizzare questo mio Dono al meglio!
Un bacione
Nonna Beth”
Prologo - Capitolo Extra
Edward Brown, conosciuto ai più come Ed, è un ragazzo timido e poco determinato. L’unica persona che sembra in grado di spronarlo ad uscire dal suo guscio è la sorella gemella, Alex, che è anche l’unica con cui sembra completamente a suo agio. Nel tempo libero legge storie di avventure in mondi lontani e fantastici, che spesso ripercorre e reinventa nella sua mente. Questa abitudine gli ha conferito la fama di persona un po’ distratta, sempre con la testa tra le nuvole. Da piccolo aveva l’abitudine di raccontare ai familiari le storie che inventava ma, dato il poco successo riscosso (in particolare con il padre), adesso preferisce tenersele per sé.
Alexandra Brown, per gli amici Alex, al contrario del fratello è una persona socievole e determinata. È una ragazza molto creativa, infatti passa moltissimo tempo a lavorare sul suo quadro. Nessun altro della famiglia sembra ancora aver capito quale sia il soggetto dell’opera, ma vedendola tanto entusiasta la incoraggiano comunque. È iperprotettiva nei confronti del fratello gemello, infatti li si vede sempre assieme. Spesso si lamenta di dovergli fare da balia ma, in realtà, quel ruolo non le dispiace. Litiga invece spesso con la sorellina Alice, che considera una rompiscatole impicciona, obbligando la madre a inventare manovre diversive per separarle.. -
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Questa storia mi piace e la seguirò con entusiasmo, anche se mi sembra di averla già intravista da qualche parte... solo che non ricordo dove!
In ogni caso non ricordo di averla letta, quindi mi potrò godere i capitoli con curiosità. -
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Grazie Silvia!
In effetti questa storia l'avevo già pubblicata una volta un sacco di tempo fa, ma mi sembrava un peccato non condividerla anche qui!. -
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Capitolo 1: Il Castello di Luce
Incuriositi dal misterioso messaggio di nonna Beth, Alex e Ed decidono di seguire le enigmatiche istruzioni e dirigersi verso il bosco a est alla ricerca dell’enigmatica betulla.
Alex: almeno tu sai dove stiamo andando, vero?
Ed: non mi dirai che ti sei già persa? Siamo entrati nel bosco da neanche mezz’ora… Cerca la radura con la betulla, piuttosto.
Alex: “cerca la betulla”, come se fosse fa…
Ma all’improvviso una radura circolare con una betulla rigogliosa al suo centro appare davanti ai loro occhi.
Alex:…cile.
Ed: bene, credo che potrebbe essere questa. Cosa dovremmo fare adesso?
Indecisi sul da farsi si avvicinano alla betulla e, improvvisamente, si sentono sollevare da una forza misteriosa.
Alex:(sorpresa) AH! Che sta succedendo?
E di colpo i due gemelli si ritrovano di fronte a un castello lussureggiante, di un bianco abbagliante.
Alex: ok, questo è strano. Dove siamo finiti?
Ed: nella lettera si parlava di un “Castello di Luce”, potrebbe essere questo.
Alex: capitan ovvio!
Mentre i due erano ancora occupati a capire cosa fosse successo, dal portone principale esce una donna bellissima accompagnata da un signore che sembra essere il suo assistente. Senza dimostrare la minima sorpresa per l'improvvisa comparsa di due ragazzini di fronte al suo castello, inizia a scendere lentamente la lunga scalinata per raggiungerli.
???: benvenuti nella nostra dimora, vi stavamo aspettando! Questo è il Castello di Luce, qui imparerete tutto quello che si possa imparare della Magia, e io sono la vostra Preside. Non restate in strada, accomodatevi!
Alex: certo, arriviamo! Sbrigati Ed, non startene lì imbambolato!
Ed: …cosa? Sì, arrivo…
Normalmente Ed e Alex avrebbero trovato l'intera faccenda così assurda da non accettare mai un invito del genere. Quella signora emanava però una tale aura di fiducia e sicurezza che non ci pensarono due volte prima di seguirla all'interno di quell'imponente castello. La Preside e il suo assistente li accolgono in un salottino, dove li stanno già aspettando altri due ragazzi.
Preside: accomodatevi, c’è posto per tutti! Direi che prima di tutto potremmo iniziare con le presentazioni. I due ragazzi qui con me hanno ricevuto le loro bacchette già da qualche mese, si chiamano Oliver Young e Summer Shannon.
Oliver e Summer: Piacere di conoscervi.
Alex: piacere mio! Io sono Alexandra Brown… Ed, non fare il maleducato, rispondi!
Ed:… Ah, scusa. Piacere mio. Sono Edward.
Preside: Oliver, Summer, adesso potete tornare ad esercitarvi.
Gli altri due studenti si congedano con un cenno del capo e lasciano ubbidientemente la stanza.Nel frattempo la Preside si rivolge nuovamente ai gemelli, era arrivata per loro l'ora di scoprire come funzionassero le cose in quel castello.
Preside: Come prima cosa, dovete sapere che le bacchette che avete ricevuto sono strumenti estremamente potenti, vi permetteranno di fare praticamente tutto quello che vorrete. È un Dono molto ambito, quindi per evitare di creare scompiglio non dovreste parlarne con altre persone.
Alex: certo, non ci sono problemi.
Preside: ero sicura che avreste capito. Dobbiamo sfruttare il nostro Dono al meglio, per aiutare il più possibile la Comunità, e abbiamo imparato che la segretezza è fondamentale per questo.
Ed: Ah.
Preside: non dovete essere nervosi, noi siamo come una famiglia, e voi siete appena diventati parte di noi. Ma bando alle ciance, direi di passare a questioni più importanti. Come il funzionamento della nostra magia per esempio.
Dovete sapere che la magia è interamente contenuta nelle vostre bacchette, e che il vostro compito è imparare a usare il potere contenuto in questi strumenti al meglio.
Ed: Ma allora non c’è nulla di speciale in noi, è tutto in quei pezzetti di legno?
Preside: sciocchino, non c’è nessun bisogno di fare quella faccia delusa! Voi siete comunque speciali perché siete stati scelti per usare questo Dono.
Ed: Uhm….
Alex: ma Ed, chissenefrega! Possiamo imparare a fare le magie, cosa cambia se dobbiamo usare quelle bacchette?
Ed: Bhà, sarà come dici tu…
Preside: comunque, in pratica per fare un incantesimo è sufficiente concentrarsi su quello che si vuol far succedere e sulla bacchetta stessa. Se vi concentrate abbastanza lo Spirito della bacchetta vi ascolterà e realizzerà la vostra richiesta. Con il tempo la vostra bacchetta potrebbe iniziare a darvi qualche piccolo suggerimento, e ascoltandola potreste riuscire in magie che prima credevate impensabili!
Alex: Wow, quando possiamo iniziare?
Preside: Anche subito, se volete.
Alex: sul serio! Io ci sto, dai Ed andiamo!
Ed: Uhm… cosa? Va bene, arrivo…
Si alzano dai divanetti e passano in una stanza vicina piena di vecchi leggii, calderoni e altri strani oggetti, in cui trovano Summer e Oliver intenti in qualche esercizio.
Preside: come prima cosa, vi faremo vedere come si fa. Eric, fa' vedere loro un incantesimo.
Eric: Subito, mia Signora.
L’assistente della preside inizia ad agitare la sua bacchetta, e dopo pochi secondi appare un mazzo di fiori.
Alex: (emozionata) Wow! Voglio provare, voglio provare!
Oliver: guarda che quello è un incantesimo da niente.
Preside: molto bene, adesso provate voi ragazzi! Sì, anche tu Oliver, anche se sei già capace un po’ di pratica non ti farà male. Pronti? Via!
Alex: (delusa) non è giusto, sono solo uscite un mucchio di scintille…
Oliver e Summer stringevano invece in mano una rosa ciascuno.
Oliver: non preoccuparti, la prima volta non ci riesce mai nessuno, pure io ho dovuto provarci tre volte.
Summer: (sorpresa) ma che? Oliver, guarda l'altro novellino!
Ed non si è ancora arreso e, concentratissimo, sta ancora agitando la sua bacchetta. Con grande sorpresa di tutti, poco dopo un intero mazzo di margherite appare proprio di fronte a lui.
Summer: sorprendente… sei sicuro di non aver mai tenuto in mano una bacchetta, novellino?
Ed: no, è la prima volta.
Oliver: sarà la fortuna del principiante…
Preside: Oh, ma guardate quanto è tardi! Per oggi può bastare, potete tornare domani pomeriggio.
Alex: Oh, ho un idea! Perché domani mattina non venite tutti a casa nostra per esercitarci tutti assieme? Mamma e papà saranno fuori, e si porteranno dietro anche la nostra sorellina!
Summer: si può fare…
Oliver: perché no? Un po’ di pratica non può farci male, giusto?
Capitolo 1 Extra
Anthony Brown è un noto docente di fisica della scuola superiore locale. Ama talmente tanto la materia da riuscire a far appassionare anche i suoi allievi più svogliati. A casa cerca di trasmettere la sua passione anche alla moglie e ai figli, raccontando spesso simpatici aneddoti di fisici famosi, anche se ormai nessuno di loro lo ascolta più per davvero perché ha già sentito tutte quelle storie almeno tre volte. Da giovane era appassionato della serie Star Wars, tanto da partecipare alle convention indossando costumi e brandendo spade laser di plastica. Sogna segretamente di poter andare almeno una volta nello spazio, ma per il momento si limita a osservare il cielo stellato tutte le volte che può.
Susan Brown, cognome da nubile Fisher, lavora nel distretto di polizia della città. Attualmente è agente di pattuglia, ma punta alla promozione a detective. Sul lavoro è nota per la sua capacità di mantenere il sangue freddo anche nelle situazioni peggiori e soprattutto per la sua mira infallibile. Da giovane aveva avuto la possibilità di entrare nella nazionale olimpica di tiro a volo, ma ha deciso di rinunciarci per poter mettere su famiglia e per potersi concentrare sul lavoro in polizia. Passa comunque ancora un’ora al poligono di tiro tutti i giorni prima del lavoro, a suo dire “per distendere i nervi”. A casa si trasforma in una madre amorevole e attenta alle necessità dei suoi figli e del marito.
Alice Brown è la piccoletta di famiglia. Adora il film “Alice in Wonderland”, perché la protagonista si chiama proprio come lei. È una bambina molto vivace, alla costante ricerca di qualcosa da fare. Si sente spesso un po’ sola ed è quindi invidiosa di Ed e Alex, che invece sono sempre assieme. È anche molto curiosa e intelligente, infatti è una delle poche persone che ascoltano con interesse le citazioni di fisica del padre. È anche una giocatrice provetta di scacchi, da quando ha memorizzato le regole del gioco non ha mai perso una partita.. -
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Chi riceve lettere da Hogwarts, chi dalla nonna... Sono rimasta solo io ad aspettarla ancora
Non vedo l’ora di sapere come prosegue la storia dei due maghetti!. -
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Eh eh, Hogwarts nel cuore forever <3
Ho addirittura ricostruito il castello su ts2 e ci ho ambientato una storia che supera i 50 capitoli, il che dovrebbe essere indicativo del mio livello di fissazione.. -
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Wow ma che bella storia!!!
Mi piace molto e mi piace il tuo modo di scrivere
Non vedo l'ora di leggere il seguito?
Quando lo pubblichi?. -
.Eh eh, Hogwarts nel cuore forever <3
Ho addirittura ricostruito il castello su ts2 e ci ho ambientato una storia che supera i 50 capitoli, il che dovrebbe essere indicativo del mio livello di fissazione.
Dato che anch’io a fissazione non sto messa male, avevo iniziato a leggerla tempo fa... Appena ho un po’ di tempo devo assolutamente continuarla!. -
.Wow ma che bella storia!!!
Mi piace molto e mi piace il tuo modo di scrivere
Non vedo l'ora di leggere il seguito?
Quando lo pubblichi?
Grazie mille!
In generale pensavo di aggiornarla tutti i weekend, mi sembra un ritmo onesto. La storia in realtà è già stata interamente scritta parecchi anni fa e quindi è già tutta pronta, ma proprio perché è un po' vecchia voglio prendermi un po' di tempo per correggere alcune cose prima di pubblicarla. Ad esempio questa è l'unica storia che ho scritto al tempo presente e, inevitabilmente, ogni due righe ritrovo frasi intere scritte al passatoEh eh, Hogwarts nel cuore forever <3
Ho addirittura ricostruito il castello su ts2 e ci ho ambientato una storia che supera i 50 capitoli, il che dovrebbe essere indicativo del mio livello di fissazione.
Dato che anch’io a fissazione non sto messa male, avevo iniziato a leggerla tempo fa... Appena ho un po’ di tempo devo assolutamente continuarla!
Quell'altra storia in effetti è lunghissima e anche piuttosto contorta, l'idea di leggersela tutta in un breve lasso di tempo suona pesantissimo pure a me. Comunque mi sto divertendo un sacco a scriverla (come mi ero divertita a scrivere questa), e spero che anche voi vi stiate divertendo un po' leggendole. -
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Rieccoci qui con il capitolo 2!
Capitolo 2: Dentro la bacchetta
Susan: Alice, sbrigati o i negozi chiuderanno tutti!
Alice: ma mamma, non voglio venire con voi! Voglio vedere che combina Alex…
Anthony: lascia in pace tua sorella…
Susan: infatti, è la prima volta che lei e Ed riescono a invitare qualche amico a casa…
Alex: …e tu romperesti solo le scatole. Quindi vai con mamma!
Alice: non è giusto! Perché si possono divertire solo loro? Io…
Il capriccio di Alice viene interrotto da un'occhiata particolarmente severa della madre. Solo dopo un ultimo sbuffo di disappunto, la piccola di casa Brown decide infine di andare con i genitori a far compere e lasciare in pace i fratelli maggiori.
Nel frattempo Alex, stufa di sentire i capricci della sorella, sale nella sua stanza dove la aspetta il fratello. Era stata una vera fatica convincere la mamma a lasciargli casa libera, e Alice non era stata molto collaborativa.
Alex: pronto Ed? Oliver e Summer dovrebbero arrivare tra pochi minuti.
Ed: Uhm…
Alex: cerca di spiccicare qualche parola stavolta, ieri hai fatto parlare solo me!
Ed: Ah
Alex: ma che diamine ti prende? È da due giorni che parli anche meno del solito, stai bene?
Ed: … come? Oh, certo, sto bene, non preoccuparti…
Alex: (perplessa)se lo dici tu…
Driiiiiiiiiiing
Alex: AH! Sono arrivati!
Scendono quindi al piano di sotto e invitano Oliver e Summer ad entrare.
Oliver: Permesso…
Alex: accomodatevi, fate come se fosse casa vostra…
Summer: ma che casetta, ehm, come dire, graziosa…
Alex: bene, ci siamo. Cosa possiamo provare a fare?
Oliver: (divertito) eh eh, ma come siamo impazienti. Direi che per oggi ci conviene evitare incantesimi veri e propri, rischiamo di incendiarvi casa. Potremmo invece provare ad entrare in contatto con gli spiriti delle nostre bacchette…
Alex: Oh…
Oliver: non fare quella faccia delusa, è una cosa molto importante invece. Se non si impara a conoscere la propria bacchetta non si possono fare incantesimi decenti.
Alex: va bene, cosa dobbiamo fare?
Summer: è abbastanza facile in realtà. Ti metti comodo, chiudi gli occhi e ti concentri sulla bacchetta, cercando di percepire qualcosa.
Alex: (confusa) Uhm, non sono sicura di aver capito cosa intendi…
Oliver: non è mai facile all’inizio, ma l’unico modo per capire il concetto è provare.
Alex: Va bene! Iniziamo!
I quattro ragazzi si dirigono verso il giardino sul retro, si siedono con le loro bacchette in mano, chiudono gli occhi, prendono un lungo respiro e si concentrano il più possibile.
Dopo una decina di minuti…
Alex: ah, è impossibile, non ho ancora sentito nulla! Voi invece?
Summer: non sono passati neanche dieci minuti, concentrati!
Oliver: io credo di aver già sentito una specie di sussurro invece…
Summer: non tirartela troppo adesso…
Alex: Ed, tu sei riuscito a sentire qualcosa invece?
Ed: ...
Alex: Ed? Ci sei?
Alex apre finalmente gli occhi, per vedere il fratello a terra, svenuto.
Alex: Ed, che ti succede? Non sta bene, che gli è successo?
Anche Oliver e Summer si avvicinano preoccupati a Ed.
Oliver: non ho mai visto niente del genere, potrebbe anche essere un semplice malore. Era mai svenuto?
Alex: no, non gli era mai successo prima! Cosa possiamo fare?
Alex inizia a scuotere il fratello, cercando di svegliarlo.
Alex: Ed, cavolo svegliati! ED!
Ma dal luogo in cui si trova Ed non può sentire quello che gli dicono. Confuso e frastornato, si è ritrovato in un misterioso spazio bianco e luminosissimo, che sembrava estendersi all'infinito in tutte le direzioni. Non riesce a scorgere né pareti né soffitti in nessuna direzione, e anche il pavimento su cui poggiavano i suoi piedi aveva un che di inconsistente.
Spaesato, inizia a vagare in quello spazio misterioso.
Ed: C’è nessuno?
Continua a camminare senza meta per molto tempo, era difficile quantificare quanto in un posto del genere. Improvvisamente compare dal nulla bianco un trono luminoso, su cui siede una strana donna.
???: Benvenuto Ed, ti stavo aspettando.
Ed: chi sei tu? E come fai a sapere il mio nome?
Sempre più confuso, Ed guarda più attentamente la strana signora. Assomigliava incredibilmente a…
Ed: Alex, sei tu? Cosa ci fai qui? Cosa…
???: Calma, calma, devi avermi scambiato per qualcun altro. Io sono un umile Spirito della bacchetta. Mi chiamo Jill, e per me è un piacere conoscerti finalmente di persona. Sono molto sorpresa che tu sia arrivato fino a qui, sei il primo a riuscirci…
Ed: E come mai sei uguale a mia sorella?
Jill: Deve essere solo un caso, mio caro.
Come incantato, Ed si avvicina a meno di un metro da quella strana donna.
Ed: aspetta, non sei Alex, sei più grande…
Jill: e io che ti avevo detto? Sono Jill, lo Spirit…. AAARGHHHHHHHHHH!
Jill si prende la testa tra le mani urlando in modo agghiacciante, sembra lottare contro qualcosa. Ed non sa cosa fare, è pietrificato dalla paura.------------------------------------------------------------------
Capitolo 2 Extra
Oliver Young è un ragazzo molto intelligente e ambizioso. Porta sempre spessi occhiali, senza i quali non vedrebbe a un palmo dal suo naso. Entrambi i suoi genitori sono chirurghi e passano la maggior parte della giornata all’ospedale, quindi Oliver non li vede spesso. I due hanno grandi aspettative per il figlio e ci tengono a fornirgli la migliore istruzione possibile. Il ragazzo è cresciuto in compagnia della vecchia tata, la signora White, che gli ha trasmesso la sua passione per la lettura. Segretamente, Oliver sogna di poter un giorno vivere un’avventura come quella dei libri che gli venivano letti, e per questo è stato tanto entusiasta di ricevere la sua bacchetta e di scoprire dell’esistenza di un mondo fantastico sconosciuto ai più. Sul suo biglietto era scritto che era stata proprio tata White a spedirgli la bacchetta.
In un solo mese è riuscito a leggere tutti i libri disponibili al Castello li Luce.
Summer Shannon è una ragazza molto orgogliosa e un po’ altezzosa. Passa ogni giorno almeno un’ora cercando di mettere ordine ai suoi capelli, che raccoglie sistematicamente in strette treccine perché odia i suoi ricci ribelli. È nata in una famiglia ricca, che amministra un’importante industria automobilistica sin dalla sua fondazione e che vanta il primato di prima famiglia afro-americana ad aver raggiunto tale posizione. Avendo vissuto tutta l’infanzia da sola in una casa enorme è diventata un po’ viziata e solitaria, ma con le persone che le vanno a genio diventa simpatica e perfino disponibile. Sin da bambina suona il pianoforte, attività nella quale ormai è diventata bravissima.------------------------------------------------------------------
Considerando che il finale di questo capitolo lascia tantissima suspense, e che io non riuscirei ad aggiornare per almeno due settimane, ho deciso che in via eccezionale per questa volta il capitolo successivo sarà pubblicato già domani. -
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Ma non mi puoi lascire così, cattiva!!!
Questa storia mi piace moltissimo e tu scrivi molto bene.
Hai caratterizzato molto bene tutti i personaggi, mi sembra di conoscerli bene , complimenti!
Dai dai aggiorna che sono curiosa!. -
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Meno male che aggiorni oggi, ero già in ansia! Sono troppo curiosa!
Comunque Summer è troppo più carina con i capelli sciolti!. -
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Già mi piace tanto questa storia! Scrivi benissimo come al solito
Menomale che ci togli la suspence prima di partire, perchè sono curiosa!. -
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Come promesso, rieccomi qua!
Capitolo 3: Rivelazioni
Quando la donna si riprende sembra parecchio disorientata, ma appena vede Ed il suo viso si illumina con un sorriso.
Jill(??): Ed, sei veramente tu? Ma quanto sei cresciuto!
Ed: Cosa? Chi…
Jill??: ma come, non mi riconosci? Sono tua nonna, Elisabeth!
Ed: Nonna Beth? Ma come, fino a un momento fa… poi sei giovanissima, sembri Alex!
nonna Beth: è una lunga storia… diciamo che quella che vedi non sono proprio io,è più che altro una mia proiezione
Ed: non ci sto capendo niente…
nonna Beth: aspetta un attimo, se tu sei qui significa che tu e Alex avete ricevuto le bacchette, vero?
Ed: Certo, ce le hai spedite tu nonna…
nonna Beth: cavolo, mi hanno proprio fregata! Ed ascoltami, non ho molto tempo, presto tornerà Jill. Ti avranno detto che la magia delle bacchette dipende del tutto dagli spiriti in esse contenuti. Ma non ti hanno detto da dove questi esseri traggono la loro energia, vero?
Ed: infatti, non ce l’hanno detto.
nonna Beth: come posso spiegartelo… In pratica gli Spiriti delle bacchette approfittano del collegamento che si instaura tra noi e loro quando facciamo degli incantesimi per insinuarsi sempre di più nella nostra testa. Con gli anni riescono anche a soggiogare la nostra mente e a prenderne il controllo, e così ci obbligano a fare cose orribili! Quando poi il portatore diventa troppo vecchio, come nel mio caso, viene assorbito dalla bacchetta e il suo spirito fornisce l’energia necessaria allo Spirito della bacchetta per sopravvivere. Poi la Madre degli Spiriti provvede a consegnare le bacchette a dei nuovi portatori, che di solito sono imparentati con i precedenti, e tutto ricomincia da capo.
Ed: cosa? Ma…
nonna Beth: Non c’è tempo, lo Spirito tornerà presto! Ascoltami attentamente: la Madre degli Spiriti sfrutta gli assoggettati, che chiama Discepoli, per compiere azioni orribili! Ho visto personalmente intere folle ipnotizzate, vogliono tenere sotto controllo l’intera popolazione! Finché la vostra mente è sgombra dovete fermarli, Ed!
Ed: cosa? Ma chi è questa Madre, come…
nonna Beth: AArrrrrrrrrgghhhhhhhhh! Sta… tornando… Dovete fermarli… Ed
Beth tiene di nuovo la testa tra ne mani, Jill sta riprendendo il controllo sulla sua mente…
Jill: cos’è successo? Come ha fatto quella sciocca a riprendere il controllo? E tu cosa ci fai ancora qui? Vattene, VATTENE!
Ed si sente tirare da tutte le parti, tutto scompare e vede solo più quel bianco abbagliante…
Nel frattempo Oliver, Summer e soprattutto Alex, che piange inconsolabile, sono sempre più preoccupati per Ed e non sanno cosa fare.
Ma improvvisamente Ed si sveglia e si mette a sedere ancora tremante.
Ed: AH!
Alex: Ed! Stai bene? Cosa ti è successo? Come…
Oliver: lasciatelo respirare…
Per dar modo a Ed di riprendersi si spostano in cucina, lo fanno sedere e gli preparano una cioccolata calda con doppio zucchero. Dopo averne bevuto un bel sorso sembra stare un tantino meglio, anche se trema ancora un po’.
Alex: cosa ti è successo Ed? Ci hai fatto preoccupare!
Summer: è normale che sia scosso, non è piacevole svenire così. Dagli un minuto e starà meglio di prima!
Oliver: ma da quando siamo così premurose?
Summer: (linguaccia)
Ed: … ragazzi, mi è successo qualcosa di molto… strano.
Alex: cosa ti è successo? Mi stai facendo preoccupare!
Ed: ecco… ho iniziato a concentrarmi sulla bacchetta. Avevo gli occhi chiusi, quindi vedevo tutto nero…
Oliver: questo era ovvio.
Alex: lascialo finire! Continua pure Ed.
Ed: non so bene cosa sia successo dopo, ma all'improvviso tutto è diventato bianco… mi sembrava proprio di trovarmi in un altro posto…
Summer: ma se non ti sei mai mosso dal prato!
Oliver: (ragionando) il suo corpo non si è mai mosso dal prato. Ma il suo spirito può essere andato altrove.
Summer: mi sembra più probabile che se lo sia sognato!
Alex: non ascoltarli Ed, continua.
Ed: il punto è che non ero solo lì. C’era anche una donna, che assomigliava tantissimo a te, Alex.
Alex: a me? E chi era?
Ed: si è presentata come Spirito della bacchetta, diceva di chiamarsi Jill.
Oliver: quindi sostieni di essere entrato nella tua bacchetta e di aver incontrato di persona lo spirito che c’è dentro?
Ed: non è così semplice. A un certo punto si è presa la testa tra le mani, e quando ha smesso di urlare sosteneva di essere qualcun altro. Diceva di essere nonna Beth.
Alex: nonna Beth?
Ed: era difficile riconoscerla, era talmente giovane da sembrare te.
Alex: ok, questo è strano.
Ed: non quanto quello che mi ha detto. In breve, mi ha detto che gli spiriti delle bacchette corrompono la mente di chi le usa, fino a prendere il controllo delle loro azioni. E poi, quando si è troppo vecchi la bacchetta ti assorbe e usa la tua energia per alimentare lo Spirito al suo interno!
Alex: ma non è possibile! Quindi la tua bacchetta funziona perché usa lo spirito di nonna Beth?
Ed: e c’è di peggio. Gli Spiriti delle bacchette sono comandati da qualcun altro, nonna l’ha chiamata Madre, che obbliga chi ha le bacchette a controllare la popolazione al posto suo.
Alex: in che senso controllare la popolazione?
Ed: secondo nonna ipnotizzano le persone per convincerle a fare quello che vogliono loro. Ha anche detto che, finché l’influenza che le bacchette hanno su di noi sono limitate, dobbiamo fermarli.
Oliver: (concentrato) non credevo che la situazione fosse tanto grave. Però questo spiegherebbe tutto!
Ed: cosa intendi?
Oliver: Forse non ci hai fatto caso, dopotutto sei venuto al Castello una volta sola. Comunque, la Preside parla sempre di aiutare la popolazione con il nostro Dono e cose del genere, ma non dice mai come pensano di farlo. Così una volta ho deciso di origliare lei e il suo assistente…
Summer: Oliver!
Oliver: fammi finire! Allora, stavano parlando di un compito segreto da svolgere, e mi sembra di averli anche sentiti parlare di ipnosi! Evidentemente la Preside e il suo assistente sono già controllati da questa Madre!
Summer: (indignata) ma quindi gli credi? È una cosa troppo assurda, è evidente che lo ha solo sognato!
Oliver: non stava solo dormendo, l’hai visto anche tu!
Alex: infatti, io sentivo che qualcosa non andava…
Summer: La Preside vuole aiutare la gente, non farebbe mai del male a nessuno! E poi vorreste buttare al vento il Dono che ci hanno fatto per i deliri di un novellino? Siete tutti pazzi!
Oliver: ma non capisci?
Summer: sei tu a non capire! Vuoi perdere tutto perché un novellino che ha la bacchetta da due giorni sostiene di aver visto una cosa assurda?
Oliver: non sono deliri, anzi, mi sembrano un’ipotesi più plausibile delle cavolate che dice sempre la Preside!
Summer: allora sei pazzo anche tu! Ne ho abbastanza di queste idiozie, me ne vado!
Summer si alza e esce di casa sbattendosi la porta alle spalle.
Oliver: (rassegnato) sempre la solita testona…
Capitolo 3 Extra
Oliver: allora, come è andata la giornata?
mamma: oh, sono proprio felice che tu me l’abbia chiesto. Oggi abbiamo fatto una Colecistectomia laparoscopica, è veramente una tecnica fenomenale, non resterà neanche la cicatrice a quel paziente!
Oliver: lapachè?
papà: laparoscopia, significa che per fare l’operazione usi solo una piccola incisione, attraverso cui fai passare una piccola telecamera e tutti gli strumenti che servono…
mamma: dovresti vedere la risoluzione dell’immagine, è spettacolare! Mai visto un fegato così nel dettaglio…
Oliver: mamma, io starei mangiando…
mamma: poi quella cistifellea era proprio messa male, piena di calcoli…
Oliver: scusatemi un momento…
papà: l’ho sempre detto che è troppo impressionabile…-----------------------------------------------------------
E, stavolta, ci rivediamo davvero tra due settimane. Ciao a tutti!. -
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Wow! La nonna!
Sono certa che se ne avrà modo aiuterà i suoi nipoti.
La paura mia a questo punto è che Summer faccia la spia con la preside.
Uffi ma sei proprio sicura che devo aspettare 2 settimane per il continuo?.